Le elezioni Europee vedono la Lega primo partito in Italia sopra il 34%. Il Pd col 22% sono secondi avanti al M5s in caduta libera che si attesta intorno al 17%. Fi tiene e Fratelli d’Italia supera la soglia del 4%.
A scrutinio ultimato (61.576 sezioni scrutinate su 61.576), la Lega è al 34,33% di consensi con 9.153.634 voti, il Pd è al 22,71% pari a 6.050.351 voti, i Cinque Stelle M5S al 17,05% con 4.552.527 voti. Forza Italia è quarta con l’ 8,79% pari a 2.344.465 voti, mentre Fdi ottiene un grande risultato conquistando 1.723.232 elettori pari al 6,46% .
Salvini: a livello nazionale non cambia nulla
Una Lega che nell’Italia del Nord Est ha una percentuale di gradimento del 41,01%, nel Nord Ovest del 40,70, nell’Italia Centrale del 33,45, mentre nel Meridione e nelle Isole é seconda per 5/6 punti percentuali al M5S.
“Chiedo un’accelerazione sul programma di governo. A livello nazionale non cambia nulla”, ha detto il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini a Milano, nella conferenza stampa in via Bellerio. “Siamo il primo partito in Italia, adesso si cambia in Europa“, ha detto il leader della Lega.
Il ritorno del bipolarismo
“Molto soddisfatti per l’esito elettorale, la scelta della lista unitaria è stata vincente. Il bipolarismo è tornato a essere centrato sulla presenza del Pd“, ha detto il segretario Pd Nicola Zingaretti.
Il M5S può ritenersi ancora ago della bilancia?
Reduci da una sonora quanto inaspettata sconfitta che non ha certo premiato gli attacchi quotidiani del vicepremier Luigi Di Maio al suo collega pari grado Matteo Salvini. “Restiamo comunque ago della bilancia in questo governo. Da qui in avanti più attenzione ai territori”, ha detto il leader pentastellato. “Siamo stati penalizzati dall’astensione, soprattutto al Sud, ma ora testa bassa e lavorare”.
“Una sola parola: GRAZIE Italia!”, aveva commentando dopo i primi exit poll postando anche una sua foto con un cartello scritto a penna dove si legge “1° partito in Italia, grazie. In attesa dei risultati definitivi, grazie grazie grazie da tutta la squadra. Grazie Italia useremo bene la vostra fiducia”. Salvini si è presentato in conferenza stampa con in mano il rosario che ha esibito dal palco del comizio di piazza Duomo con gli alleati sovranisti. E nel ringraziare gli elettori per il risultato della Lega, ha baciato il crocifisso.
“Visti i risultati mi sembra abbastanza chiaro” che sarà la Lega, nel governo, a indicare il nome del futuro commissario europeo, ha affermato il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari, durante una diretta di Porta a Porta.
Il terzo Polo: Pd si riprende grazie al ricompattamento
“Salvini emerge come vero leader di un governo immobile e pericoloso. Noi vogliamo costruire l’alternativa a Salvini per essere credibili in vista del voto politico. Il governo esce ancora più fragile per divisioni interne di fronte ai grandi appuntamenti che lo aspettano”, ha detto ancora il segretario Pd.
“Dopo 5 anni torniamo a crescere e ora ci sono tre poli, non più solo Lega e 5 Stelle. Un anno fa davano il Pd per finito“, sottolinea una fonte autorevole dem analizzando gli exit poll disponibili. “Il Partito democratico c’è, è in campo, è la forza sulla quale costruire l’alternativa”, ha detto Andrea Orlando.
Per quanto riguarda più in generale, l’affluenza al voto non solo è stata la più alta negli ultimi venti anni, superiore al 50% nella media europea, ma segna anche un’inversione di tendenza rispetto al costante calo nella partecipazione che andava avanti dal 1979.
Nel resto d’Europa
Popolari e socialisti perdono la maggioranza che finora ha retto gli equilibri in Europa ma mantengono comunque ancora il controllo cooptando i liberali e il movimento En Marche del presidente Emmanuel Macron, e magari anche i Verdi, vogliosi di far pesare in Europa i nuovi consensi conquistati.
Il dato che per ora sembra incontrovertibile è il boom dei Verdi, che sembrano ormai coagulare intorno alla proposta ambientalista – anche sull’onda dell’effetto Greta – il voto del dissenso giovanile e progressista, deluso dai socialisti, che pure segnano buoni risultati in diversi Paesi: in primis Spagna e Olanda.
La Germania in questo senso è emblematica della dinamica: nel Paese che elegge più eurodeputati, gli ecologisti raddoppiano i consensi e diventano il secondo partito mentre crolla la Spd e cala la Cdu di Merkel.
Sorpresa anche in Francia, dove la lista Europe-Ecologie le Verts è il terzo partito con il 12,8% dei voti. I populisti alleati di Matteo Salvini in Europa segnano buoni risultati soprattutto in Francia, dove il Rassemblement National di Marine Le Pen è il primo partito con il 23,2%.
La Grecia va a destra: Nuova Democrazia arriva al 33% rispetto al magro 24% dello schieramento di una sinistra divenuta più moderata imperniato su Syriza.In una conferenza stampa ad Atene, Tsipras ha ammesso il deludente risultato d che sembra chiudere la lunga stagione politica del duello di Atene con l’Ue dopo otto anni di austerità e l’uscita dal bailout dell’agosto scorso, sui cui il premier uscente aveva fondato le sue fortune politiche. E convoca elezioni anticipate.
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