Un centesimo a sigaretta, quindi circa 20 centesimi in più a pacchetto, per coprire le spese dei nuovi farmaci anti cancro, pari a circa 4,2 miliardi solo nel 2015. Secondo alcuni starebbe pensando a questo la ministra della Sanità Beatrice Lorenzin, per la quale la tassa sul fumo potrebbe riuscire coprire i costi sempre più alti dei medicinali oncologici. Secondo le ultime stime, sono proprio questi che rappresentano la seconda voce di costo del bilancio sanitario italiano, dietro a quelli per l’apparato cardiocircolatorio.
“Da tempo abbiamo chiesto la creazione di un fondo speciale per i nuovi medicinali anti cancro – dice Carmine Pinto, presidente di AIOM, associazione italiana di oncologia medica – Ci stiamo lavorando insieme ad AIFA [Agenzia italiana del farmaco N.d.R.] e al ministero. Sarebbe un intervento strutturale ma intanto anche la tassa di scopo sulle sigarette può andare bene, come misura tampone”.
Nel caso si attuasse questa nuova imposta, i 20 centesimi in più a pacchetto si sommerebbero ai 90 centesimi per l’Iva e ai 2,90 di accise (l’imposta sui prodotti di consumoche si calcola non sul valore ma sulla quantità degli articoli messi sul mercato). In questo modo si arriverebbe a raccogliere circa 700 milioni di euro, pari all’aumento annuo della spesa farmaceutica per gli anti tumorali stimato per il futuro dagli oncologi.
“Anche se l’Italia riesce ad ottenere prezzi buoni, migliori ad esempio di quelli degli Usa, sono necessarie strategie che coinvolgano l’industria. Anche perché rischia di spendere denaro per la ricerca di molecole che poi non sarà in grado di vendere se gli Stati non avranno soldi per pagare le terapie” aggiunge Pinto.
Ma il presidente del Consiglio Matteo Renzi smentisce: niente tasse sui pacchetti di sigarette. “I fondi alla sanità nel 2017 continueranno a crescere Certo il ministro della Sanità chiede dieci e magari otterrà uno, ma non è che ha avuto un taglio: voleva dieci e ha avuto uno. I soldi per la sanità aumenteranno e non ci sarà nessun intervento sui pacchetti di sigarette. Se ci saranno tagli – sottolinea il premier ai microfoni di ‘Unomattina’- non sarà sul passato ma sulle richieste dei ministeri”.
P.M
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