Niente ferie ad ore e si potrà essere richiamati al lavoro durante la vacanza. Studiocataldi.it pubblica le linee guida di Aran, l’agenzia che rappresenta il Governo per il pubblico impiego.
In inverno hanno la stessa consistenza di un miraggio, in primavera cominciano a trasformarsi in piccole oasi di speranza. Ma con i primi caldi per i lavoratori arrivano le tanto agognate ferie. C’è chi decide di andarci subito, chi di tenere duro fino ad agosto e chi, magari incastrato per le esigenze di qualche collega più veloce o con qualche esigenza particolare, sarà sostenuto solo dal pensiero di settembre, quando finalmente riuscirà a ritagliarsi due settimane di pace mentre tutti gli altri dovranno fare i conti con la ripresa del tran tran quotidiano.
Ecco le regole che gli italiani dovranno seguire per le loro ferie estive.
Tutti gli statali, dai ministeriali agli insegnanti, potranno prendere le ferie solo a giornata: ferie e permessi per malattie non saranno frazionabili quindi niente fuga dall’ufficio per poche ore. Il dipendente pubblico potrà inoltre essere richiamato al lavoro “per oggettive e prevalenti necessità organizzative”, ovviamente l’amministrazione sarà tenuta al rimborso delle “spese documentate del viaggio”.
In caso di malattia, le ferie potranno essere sospese (quindi al lavoratore non verrano scalati dai giorni ‘liberi’ che gli spettano per contratto) e non vi è alcuna disposizione – spiega Aran – che vieti di fruire delle ferie dopo un’assenza per malattia, “quindi senza la ripresa del servizio”. Relativamente alla legge 104, la situazione è diversa: non potranno essere convertite in ferie quelle già prese nei tre giorni di permessi per assistenza familiari portatori di handicap, nè questi potranno esseri presi durante le ferie.
La malattia si può prendere sì, ma appunto, solo se si è malati. Niente permessi di malattia per le attività sindacali, in quanto attività “incompatibile con il riposo psico-fisico necessario a una rapida ripresa della prestazione lavorativa”. L’ultima parola resterà comunque al datore di lavoro. Sarà ovviamente con lui che il lavoratore dovrà stabilire il periodo e la durata del “godimento delle ferie”.
Dopo l’ennesima storia dei “furbetti del cartellino” il Governo opera una vera e propria “stretta” sugli statali per combattere assenteismo e intenti truffaldini. Le regole vanno per tutte le categorie (agenzie fiscali, ministeri, sanità, scuola, università, regioni, enti pubblici, ecc.) e per tutte le tipologie di assenze (malattia, infortuni sul lavoro, causa di servizio, ferie).
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