Tre anni e 4 mesi di reclusione per l’ex capogruppo Pdl alla Pisana, Franco Fiorito. Questa la sentenza del gup Rosalba Liso al termine del giudizio abbreviato per essersi appropriato di oltre un milione di euro destinato al partito per la gestione dei fondi regionali. A Fiorito è stata applicata l’ interdizione per cinque anni dai pubblici uffici. Il giudice ha, infine, accolto le richieste di patteggiamento avanzate dagli ex collaboratori di Fiorito, Bruno Galassi e Pierluigi Boschi: 1 anno e 5 mesi di reclusione al primo, 1 anno e 2 mesi al secondo.
Con la sentenza a 3 anni e 4 mesi di reclusione emessa oggi dal gup di Roma, l’ ex capogruppo del Pdl alla Regione Lazio, Franco Fiorito vede scongiurato il rischio di tornare in carcere. Considerando, infatti, che l’ ex sindaco di Anagni ha già scontato a Regina Coeli sei mesi di carcerazione preventiva e considerato che il tetto minimo per scontare la pena è di tre anni, l’ ex tesoriere non tornerà in carcere. Per sua stessa ammissione, Fiorito tornerà a vivere nella casa ad Anagni. ” Vivo vicino casa di mia madre, lei ha bisogno di assistenza, e’ malata – ha raccontato lasciando il tribunale -. Questi ultimi mesi sono stati difficili”. L’ ex sindaco ha raccontato di essersi ” fidanzato” con una ragazza ” conosciuta due mesi prima che entrassi in carcere ed ha avuto la forza di restarmi accanto. Dovrò fare ordine a cominciare da subito”.
Fiorito che non ha intenzione di tornare in politica – mi metterò a fare il filantropo, ha detto – si augura una correzione della condanna nel processo di secondo grado: “Io non ho rubato nulla dice – quei soldi li ho ricevuti tramite delibera… Per questa vicenda ho fatto fin troppo carcere. Durante il processo abbiamo dimostrato, documenti alla mano, di non aver commesso alcun peculato. Ci auguriamo ora che la sentenza in appello venga corretta”.
Poi parlando del carcere ha detto che si tratta “di un’ esperienza terribile che non auguro a nessuno. E’ sicuramente un passaggio che avrei evitato”. Sempre riferendosi all’ accusa che gli è’ stata mossa, Fiorito ha precisato che quei soldi non li ha spesi “per viaggi, auto e acquisto di immobili. Tutto quello che era stato scritto prima è stato ora definitivamente cancellato. Io continuo a ricevere attestati di solidarietà da ex consiglieri regionali e da sindaci, ma non dai grandi dirigenti del Pdl”. Accennando poi all’ inchiesta in corso da parte della Procura di Roma sulle spese che sarebbero state fatte da altri consiglieri regionali, Fiorito ha detto di “non aver accusato nessuno ma ho solo raccontato di un sistema. Spetta ai pm fare chiarezza. Avendo già restituito i soldi oggetto dell’ accusa in questo momento sono l’ unico politico che non ha preso soldi dalla Regione Lazio”.
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista con 17 anni di esperienza sia come giornalista che come consulente in comunicazione. Ha scritto di politica ed economia, sia nazionale che locale per diversi giornali napoletani. Da ultimo da direttore responsabile, ha fatto nascere una nuova televcisione locale in Calabria. Come esperto, ha seguito la comunicazione di aziende, consorzi, enti no profit e politici. Da sempre accanito utilizzatore di computer, da anni si interessa di internet e da tempo ne ha intuito le immense potenzialità proprio per l'editoria e l'informazione.
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