Arrestato e rimpatriato a Tirana un albanese di 38 anni sotto l’accusa di reclutamento di foreign fighters da spedire in Siria per combattere il Jihad. L’uomo, scarcerato venerdì scorso ma ritenuto “persona socialmente pericolosa”, era stato posto in stato di fermo, insieme ad altri tre individui, nell’ambito dell”operazione “Balcan Connection” iniziata già un anno fa per il reato di arruolamento con finalità di terrorismo internazionale.
Secondo la Procura bresciana l’uomo è responsabile del reclutatamento di un marocchino sempre residente in Provincia di Brescia e di aver avvicinato, sempre con gli stessi fini, un giovane tunisino, naturilazzato italiano, tutt’ora sotto sorveglianza speciale del Tribunale di Como.
Dopo Fatima, le altre spose dell’Isis. Secondo i carabinieri del Ros, sempre di nazionalità albanese, sarebbe un’altra cellula di terroristi islamici, operante questa volta nei pressi di Sanremo, composta da tre foreign fighters rientrati temporaneamente dai campi di addestratemento nei quali erano stati mandati. Attualmente le forze dell’ordine avrebbero sotto controllo circa una decina di albanesi su territorio italiano, ma oltre all’area balcanica si teme l’infiltrazione del fronte maghrebino: è infatti di origine maghrebina la ventenne del Milanese che, dopo essersi convertita all’Islam avrebbe rinnegato completamente lo stile di vita occidentale sposando la causa dell’Isis, arrivando in Siria per sostenere il Jihad.
Servizi di Intelligence e i carabinieri del Ros stanno cercando di ricostruire i movimenti della ragazza, intessendo una rete investigativa di portata internazionale. Ruolo fondamentale è quello svolto dalla ricerca di informazioni sui social e nelle email, dal momento che è proprio il web ad essere lo strumento prediletto del reclutatore islamico 2.0. La giovane sarebbe già la seconda, dopo Maria Giulia Sergio, alias Fatima, la ragazza napoletana di 27 anni partita per combattere il Jihad e della quale si sono perse le tracce.
Intanto è giunta notizia che una delle tre studentesse scappate dalla Gran Bretagna lo scorso febbraio, Amira Base, ha sposato uno dei più conosciuti terroristi islamici, Abdullah Elmir, alias “Ginger” per i suoi capelli rossi. E’ lo stesso uomo ad aver dato la conferma del matrimonio, con un messaggio minatorio al giornale britannico “The Mail on Sunday”.
P.M.
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