E’ caccia all’uomo in tutta Italia per catturare il commando che ieri, a Gallarate ha fatto evadere l’ergastolano Domenico Cutrì, 32 anni, mentre suo fratello, Antonino, 30 anni, è morto nello scontro a fuoco con gli agenti della Polizia penitenziaria che scortavano Domenico. Ricercati al momento, oltre l’ergastolano, anche altri due o tre uomini, entrati in azione poco prima delle 15. Intanto, i carabinieri hanno ritrovato vicino all’ospedale la vettura usata nella fuga. Sono stati disposti posti di blocco tra Piemonte e Lombardia. Domenico Cutrì avrebbe dovuto partecipare a un’udienza.
L’azione del commando è durata pochi minuti. Verso le 15 quattro persone, tra cui due fratelli del detenuto, sono entrate in azione. Venti o trenta pallottole esplose hanno colpito gli assalitori, una parte sono finite contro l’edificio ad angolo tra la piazza dove si trova il Tribunale e la piccola strada utilizzata per la fuga. Detenuto nel carcere di Busto Arsizio (Varese), l’ergastolano era appena sceso dal furgone delle polizia penitenziaria. Stava per essere scortato dagli agenti all’interno del Tribunale di Gallarate, dove avrebbe dovuto partecipare a una udienza. E’ proprio in quel momento che sono arrivati i banditi con le armi in pugno.
Sotto gli occhi di diversi testimoni gli uomini del commando hanno minacciato gli agenti, puntandogli contro le pistole e intimandogli di liberare il detenuto. Un poliziotto è stato colpito agli occhi dallo spray urticante per mano di uno dei malviventi. Un altro agente, spinto giù dalle scale del Tribunale, ha riportato un lieve trauma cranico. Poi la sparatoria nella quale sono stati esplosi circa una trenta di colpi. Viene colpito anche il fratello del detenuto, Antonino Cutrì. L’ergastolano è fuggito insieme ai complici, che hanno caricato su una Citroen C3 nera anche il ferito. Vicino al Tribunale, poco dopo, la polizia ha trovato una seconda auto utilizzata dai banditi, con a bordo armi d’assalto.
Secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori, il commando si è diretto verso Cuggiono, il paese in provincia di Milano dove vive la madre dei fratelli Cutrì. Con la donna a bordo la fuga è ripresa verso l’ospedale di Magenta dove il ferito e la madre sono stati scaricati. Ma per Antonino non c’era più nulla da fare: è morto poco prima delle 16. La madre nel frattempo è stata sentita dagli investigatori. Sono stati allestiti posti di blocco sulle strade della zona, in particolare al confine tra Lombardia e Piemonte. Ritrovata anche la Citroen C3 nera utilizzata per la fuga.
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