In caldo anomalo di questa estate rovente, che ha raggiunto in diversi momenti temperature superiori alla media anche di 5 gradi, oltre a disturbare e mettere in pericolo la salute soprattutto dei più fragili, bambini e anziani, fa fondere i nostri ghiacciai alpini prima del previsto.
Ma anche fuori dall’Italia lo scioglimento delle grandi masse di ghiaccio delle regioni montane e polari non è mai stato così veloce negli ultimi 120 anni, il periodo per cui il World Glacier Monitoring Service dell’università di Zurigo ha raccolto i dati. Tra il 2000 e il 2010 i ghiacciai si sono assottigliati di uno spessore tra i 50 centimetri e il metro ogni anno: un ritmo due-tre volte maggiore rispetto alla media registrata nel XX secolo.
Lo rileva la ricerca pubblicata sul Journal of Glaciology, secondo la quale il tasso di scioglimento dei ghiacciai è senza precedenti su scala globale, almeno per il periodo in esame, e probabilmente anche in epoche precedenti, in base alle ricostruzioni fatte a partire da antichi documenti scritti e illustrati. Le misurazioni della perdita di ghiaccio, spiegano gli esperti, sono state eseguite su alcune centinaia di ghiacciai, ma i dati sono confermati da osservazioni sul campo e satellitari che coinvolgono decine di migliaia di ghiacciai nel mondo.
L’intensa perdita di ghiaccio osservata negli ultimi due decenni, evidenziano i ricercatori, ha portato a un forte squilibrio dei ghiacciai in molte regioni mondiali. “Questi ghiacciai – spiega il direttore del World Glacier Monitoring Service, Michael Zemp – continueranno a perdere ghiaccio, anche se il clima rimarrà stabile”.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy