Gianfranco Fini: Io, Berlusconi e la destra tradita

22 aprile 2010, è il giorno di quel “Che fai, mi cacci?” urlato da Gianfranco Fini contro Silvio Berlusconi durante un’affollata Direzione nazionale del Popolo della libertà.Quelle parole ebbero un enorme impatto mediatico, diventando uno dei gesti simbolo della politica degli ultimi anni. Si decretò allora, in diretta tv, la fine della liaison tra Fini e il Cavaliere, la rottura di un’unione quasi ventennale.

Ma cosa c’era dietro quel gesto, dietro quell’indice puntato all’indirizzo di un presidente del Consiglio mai così forte, senza più avversari e senza più freni?

Per la prima volta il suo protagonista ne “Il Ventennio. Io, Berlusconi e la destra tradita” (Rizzoli, collana Saggi), nelle librerie in questi giorni, si toglie qualche sassolino dalla scarpa raccontando gli ultimi venti anni della politica italiana: i sogni, le aspirazioni, il progetto di dare una nuova destra al Paese, finalmente moderna ed europea, ma anche gli errori, gli ammutinamenti dolorosi e le delusioni cocenti.

Dalla svolta di Fiuggi alle elezioni del 2013, passando per la Bicamerale e la Convenzione europea, il viaggio in Israele e il caso Englaro, Fini racconta le grandi strategie e i retroscena che hanno animato gli ultimi anni della politica italiana. Un racconto diretto e senza filtri di cosa accade nelle stanze del potere, ma anche una storia di grandi progetti, di grandi passioni politiche alle quali vale ancora la pena di dedicare la propria vita.

Gianfranco Fini è stato presidente di Alleanza Nazionale per tredici anni, dalla fondazione nel 1995 fino al 2008. Ha ricoperto l’incarico di vicepresidente del Consiglio dei ministri nei governi Berlusconi II e III; nel III è stato anche ministro degli Affari esteri. Dal 30 aprile 2008 è presidente della Camera dei deputati, fino alle dimissioni di Berlusconi, nell’ottobre 2011.