Si è conclusa da poco a Milano la mostra Giotto, l’Italia. Il grande evento espositivo chiudeva il semestre di Expo 2015 e ha radunato capolavori di straordinaria bellezza che testimoniano il tragitto compiuto da Giotto attraverso l’Italia del suo tempo in circa quarant’anni di eccezionale attività. Molte delle opere che Giotto produsse e che non potevano essere trasportate a Milano in occasione della mostra oggi chiamano i visitatori ad un viaggio nell’arte dal titolo Giotto, l’Italia. I luoghi attraverso cui scoprire sul territorio i capolavori dell’artista toscano.
Palazzo Reale a Milano ha ospitato per cinque mesi 14 capolavori di Giotto che hanno rappresentato agli occhi di migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo la bellezza di uno stile che già all’epoca unificava il paese in un’analoga identità culturale, sebbene non esistesse ancora come nazione. L’arte di Giotto infatti rappresenta un momento fondamentale della storia del pensiero e della rappresentazione della realtà in Italia. La mostra di Palazzo Reale per questo prosegue e si sposta lungo buona parte del territorio della penisola confluendo in un vasto progetto di valorizzazione dei luoghi in cui Giotto operò, dal titolo Giotto, l’Italia. I luoghi
Chiamato per la sua straordinaria capacità tecnica da cardinali, ordini religiosi, banchieri, dal re di Napoli e dal signore di Milano, l’artista fiorentino prestò la propria opera in numerose città del nostro Paese nelle quali al tempo stesso ha tratto e restituito suggestioni ed esperienze che hanno arricchito la sua vena creativa e la poetica artistica del tempo a lui contemporaneo. Ovunque infatti Giotto si sia trovato a lavorare ha avuto la capacità di attrarre fortemente le scuole e gli artisti locali verso il suo stile innovativo, cambiando in modo definitivo i tratti del linguaggio della bellezza.
I 6 itinerari proposti dal progetto Giotto, l’Italia. I luoghi costituiscono quindi un vero e proprio invito alla bellezza e intendono consentire ai visitatori di andare incontro ad opere che hanno fondato la grande arte italiana. Colore e luce, poesia e pathos, l’uomo, la fede, la natura e la storia sono i temi che accompagnano il viaggiatore lungo questi percorsi. Padova, Milano e San Giuliano Milanese, Bologna e Rimini, Firenze e Settignano, Assisi e Perugia, Napoli e Teano sono le tappe principali dei sei itinerari di Giotto attraverso cui scoprire, per mezzo dell’incanto dell’arte, un’epoca straordinaria e cruciale per la storia della civiltà europea.
Il percorso di Padova si apre con gli interventi di Giotto nella Basilica di Sant’Antonio, nella Cappella di Enrico Scrovegni e nel Palazzo della Ragione che influenzarono la produzione successiva di pittori quali Pietro e Giuliano da Rimini, Guariento, Altichiero da Zevio e Giusto de’ Menabuoi e la significativa impresa pittorica di Jacopo da Verona, nell’Oratorio di San Michele.
A Milano l’Abbazia di Chiaravalle, l’Abbazia di Viboldone e San Gottardo a Corte testimoniano quanto il passaggio di Giotto nella città negli ultimi anni della sua vita rinnovò radicalmente la cultura figurativa lombarda.
Nell’itinerario di Bologna e Rimini le opere presenti nel percorso della Pinacoteca Nazionale di Bologna e la croce di Giotto al Tempio Malatestiano di Rimini mostrano come evolse il modello del crocifisso dopo Cimabue.
Centrale, di grande rilievo e particolarmente ricco è il percorso che si snoda sul territorio di Firenze e Settignano. In queste zone, dove l’artista nacque e visse la maggior parte del tempo, l’affermarsi della cultura giottesca può essere seguita in ognuna delle sue fasi e il dominio di essa sul ricco panorama artistico trecentesco della città fu, com’è facile immaginare, pressoché totale. Il Campanile di Santa Maria del Fiore, la Chiesa di Ognissanti, la Chiesa di San Felice in Piazza, la Chiesa di Santa Croce, la Chiesa di Santa Maria Novella, la Galleria degli Uffizi, il Museo dell’Opera di Santa Croce, il Museo della Fondazione Horne, il Museo Nazionale del Bargello, Santa Maria a Ricorboli e Villa “I Tatti” sono le tappe principali attraverso cui è possibile seguire il percorso dell’arte di Giotto e delle sue successive influenze.
Non può mancare naturalmente l’itinerario di Assisi e Perugia. I favolosi affreschi della Basilica di San Francesco ad Assisi testimoniano gli esordi del giovanissimo artista, mentre la Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia, che conserva importanti opere provenienti dal territorio, documenta la nascita e lo sviluppo dell’arte in questa regione a partire dalle influenze dell’artista fiorentino.
Nell’itinerario di Napoli e Teano la presenza di Giotto tra il 1328 e il 1332 è testimoniata dai frammenti degli affreschi della Cappella Palatina in Castel Nuovo (Maschio Angioino) e del Coro delle Monache nel Monastero di Santa Chiara. L’influsso di Giotto inoltre segnò profondamente un’intera generazione di artisti meridionali, ed è visibile nel ciclo di affreschi di Roberto d’ Oderisio nella Chiesa di Santa Maria Incoronata a Napoli, nel Crocifisso del Maestro di Giovanni Barrile nella Cattedrale di San Clemente a Teano, nel ciclo di affreschi della Cappella Brancaccio a San Domenico Maggiore, nella chiesa di San Lorenzo Maggiore e nel ciclo di affreschi nel Coro delle Monache di Santa Maria Donnaregina Vecchia.
Sul sito dedicato all’iniziativa Giotto, l’Italia. I luoghi, promossa dal Mibact è possibile pianificare un percorso personalizzato, scegliendo i luoghi e le opere descritte.
www.luoghigiottoitalia.it
Vania Amitrano
Laureata in Lettere, amante dell’arte, dello spettacolo e delle scienze umane, autrice di testi di critica cinematografica e televisiva. Ha insegnato nella scuola pubblica e privata; da anni scrive ed esplora con passione le sconfinate possibilità della comunicazione nel web.
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