Giovanni: il testamento di un piccolo grande uomo

Non sempre l’insegnamento viene dall’alto, dalle persone più mature, con più esperienza, capitani di lungo corso.

Succede invece, inaspettatamente, che un bambino di 7 anni, possa darci una lezione di vita di quelle che lasciano un segno indelebile. Giovanni è uno sfortunato bambino che quattro anni fa, cadendo nel vano scala di un palazzo dall’altezza di circa 6 metri, riportò una grave ferita alla testa che gli è costata un calvario lungo ben quattro anni all’ospedale Maggiore di Modica, in provincia di Ragusa, abbia scelto di lasciare come testamento della sua breve ma intensa esistenza, tutti i suoi risparmi  alla struutrua sanitaria che lo ha tenuto in cura e a tutti noi l’esempio di una generosità che non ha bisgono di raggiungere la maggiore età quando nasce dal più profondo del cuore.

“Servirà pergli altri bambini”, ha detto Giovanni prima di morire.  “Mio figlio – racconta la giovane mamma, Valeria Civello – pur così piccolo e nella sofferenza che ha patito ci ha dato emozioni uniche e irripetibili; oltre a una bella lezione di bontà e altruismo”. Per Giovanni e i suoi genitori sono stati quattro anni di continue visite, viaggi della speranza, interventi chirurgici, lunghe degenze ospedaliere ma la sua mamma e papà Salvatore Ignaccolo con forza e dignità sono rimasti sempre al suo fianco. Giovanni è stato ricoverato per tanti anni all’Ospedale Maggiore di Modica, nel Ragusano e alla fine ha espresso un desiderio, una sorta di ‘testamento’ che i genitori hanno voluto esaudire contribuendo all’acquisto di un oscillometro (strumento utilizzato per la misurazione dell’espansibilità delle pareti arteriose di un arto) che verrà donato alla divisione di pediatria dell’ospedale “Maggiore”. Ragusanews, contribuirà alla raccolta fondi per tale scopo che sarà avviata a breve, sperando che si attivi una gara di tenerezza per ricordare questo piccolo grande uomo verso il quale tutti noi accumuliamo un enorme debito di riconoscenza. Per i genitori è un modo per continuare a mantenere viva la memoria di Giovanni dopo i giorni bui del lutto.

A.B.