A Roma i pellegrini per il Giubileo finalmente sono arrivati. Non sono numeri eclatanti, ma tali da far ripensare il Commissario straordinario Francesco Paolo Tronca sulla opportunità che urtisti e venditori di bibite ritornino dove sono sempre stati. La disposizione nasce dopo una’analisi dei flussi di pellegrini negli ultimi mesi effettuata dalla questura che, in una riunione tenutasi in Prefettura il 15 gennaio scorso, “ha rappresentato la possibilità di consentire agli esercenti – si legge nel provvedimento del Comune di Roma – il commercio su area pubblica insistenti nell’area” a ridosso di San Pietro”.
“Secondo i dati che siamo in grado di verificare quotidianamente, ad oggi hanno partecipato agli eventi giubilari 1.392.000 persone”: è il dato fornito oggi da monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consigli per la Nuova Evangelizzazione, durante la presentazione dell’invio dei missionari della Misericordia.
“Un dato interessante – dice Fisichella – è che il 40% delle presenze proviene dall’estero, in particolare sono di lingua spagnola e francese; abbiamo registrato, comunque, pellegrini da Bangladesh, da Hong Kong, Corea, Kenya, Mozambico, El Salvador, New Zealand, Argentina, Mexico, Isole Fiji, Russia, Bielorussia, Seychelles, Sri Lanka, Costa d’Avorio, Ciad, Kuwait, Usa, Albania”. Per Fisichella questo che non è solo un ‘Anno Santo straordinario’, ma è il primo Giubileo della storia ‘diffuso’, decentrato, in basiliche e chiese locali sparse nei cinque continenti, per durare fino al 20 novembre del 2016. “Viene vissuto intensamente in tutto il mondo e ogni Chiesa locale sta organizzando questo tempo di grazia come una genuina forma di rinnovamento della Chiesa e come un momento particolare di nuova evangelizzazione”, ha detto Fisichella. Un Anno Santo con l’altra particolarità di essere a tema – è al valore della Misericordia, principio fondante del pontificato di Francesco – per andare, dice ancora mons. Fisichella “molto al di là dei numeri e toccare il cuore e la mente delle persone per aiutarle a comprendere il grande amore con il quale Dio si fa presente nella loro vita quotidiana”.
Il prossimo test sui pellegrini e le capacità di una grande città come Roma, messa in ginocchio negli ultimi anni da politiche amministrative incongrue o inesistenti, sarà l’arrivo il 3 febbraio delle spoglie di Padre Pio e padre Lorenzo Leopoldo Mandic. Lo stesso Fisichella si aspetta un grande afflusso. Ad accoglierle il 3 febbraio la chiesa di San Lorenzo al Verano. Poi il 4 e 5 i due santi saranno traslati nella chiesa di San Salvatore in Lauro, in via dei Coronari. La sera del 4, alle 22, ci sarà anche una messa con Fisichella. Nel pomeriggio del 5 solenne processione verso San Pietro con le reliquie dei due santi. L’esposizione nella basilica vaticana sarà dal 6. L’11 il viaggio di ritorno.
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