Nato 16 anni fa come motore di ricerca da un progetto universitario, Google è oggi una delle aziende leader della Tecnologia non solo web. Dopo aver acquisito in breve tempo la posizione dominante sul delicato e potente settore delle ricerche online, l’azienda di Montain View ha saputo espandere velocemente le sue potenzialità oltre nel settore della pubblicità online, gestita per la gran parte in proprio, dei video online, acquisendo YouTube nel 2007, anche in quello del hi-tech.
Google glass
Dopo i Google glass, gli innovativi occhiali a realtà aumentata che hanno esordito in America nel 2013 e che quest’anno hanno fatto il loro debutto sul mercato globale, ora l’insaziabile Goole sta sta espandendo le sue innovazioni nell’hi-tech anche nel settore auto con sperimentazioni (ormai in stato avanzato) sulla driverless car, vale a dire l’automobile che cammina senza pilota, solo con passeggeri, munita di sofisticati e potenti sensori. Qualcuno le chiama auto-robot, qualcuno Google-Car, qualcuno auto-autonome o senza pilota, smart-car o driverless car. In ogni caso la corsa alla guida autonoma è ormai ricca di partecipanti: Audi, Mercedes, BMW, Volvo, Nissan, GM, Tesla e altri concorrenti al di fuori del mercato automotive, come Google.
Si potrà “guidare” così…
Negli Stati Uniti, California, Nevada e Florida hanno liberalizzato da tempo la sperimentazione della guida autonoma su suolo pubblico tanto che le driverless car di Google hanno percorso già più di 300mila miglia. In Giappone, Nissan ha realizzato lo scorso anno il primo esperimento su suolo pubblico.
L’Europa, invece, si sta preparando all’introduzione nel mercato delle auto a guida autonoma. Lo scorso aprile è stato approvato un emendamento per la modifica dell’articolo 8 della Convention on Road Traffic, trattato internazionale siglato nel 1968 e in vigore dal 1977 che detta le regole del traffico a cui i quarantotto stati partecipanti alla convenzione devono adeguarsi con leggi nazionali specifiche. Nel dettaglio, l’articolo che in precedenza diceva “Ogni guidatore deve, in ogni momento, poter controllare il suo veicolo” diviene “Ogni guidatore deve essere sempre presente e abile a prendere il controllo del veicolo, i cui sistemi devono poter essere scavalcati o spenti in qualsiasi momento”. L’articolo è stato cambiato in modo sottile, ma decisivo, affermando che i conducenti delle auto a guida totalmente o parzialmente autonoma possono sollevare le mani dal volante, cosa finora esclusa dal testo originale, a patto che si possa escludere il sistema elettronico. Questo apre decisamente alle auto autonome senza pilota.
…anche guardando la Tv!
La Gran Bretagna sarà il primo Paese europeo ad aprire alle driveless car, da gennaio 2015, mentre nel nostro Paese l’unica realtà è rappresentata dalla Visione Artificiale e Sistemi Intelligenti Laboratory (VisLab) dell’Università di Parma che si occupa di ricerca sviluppo di algoritmi di visione industriale di base e applicata e sistemi intelligenti per il settore automotive e che lavora sulle auto senza pilota da oltre 20 anni.
L’azienda della Silicon Valley mostra nel suo DNA un sistema organizzativo micidiale, senza rivali, giovane, fresco e trainante, dimostrando sapienza ed occhio lungo su parecchi investimenti. La direzione delle ultime acquisizioni dell’azienda sono verso la robotica, settore con potenzialità enormi. Il futuro dell’Hi tech, ora, nel 2014, sembra essere ben saldo nelle mani di Google.
Pianista, Editore, Web Strategist.
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