Una conferenza stampa serale per presentare “Impegno italia“, proposta di patto di coalizione tra i partiti che sostengono l’esecutivo. E’ questo il contesto scelto dal premier Enrico Letta per dire ai partiti che lui va avanti e per chiudere una giornata ad alta tensione scandita da una riunione fiume con il segretario dem Renzi, nella quale i due leader si sono trincerati dietro le loro posizioni. “Questo patto lo offro ai partiti, al Parlamento, ai cittadini che ci stanno seguendo in questo momento. Qui dentro ci sono molte idee, c’è una visione di cambiamento dell’Europa” e una “visione di Italia che riparte”, ha detto il premier. “Impegno Italia, cos’è e perché adesso? Impegno Italia è il lavoro sul programma per il nuovo Governo che dobbiamo formare, un patto di coalizione che ha sostenuto fino ad adesso il mio Governo e che voglio ringraziare – ha detto Letta -. Ora perché sono rispettoso degli impegni che ci siamo presi. Il primo era sulla legge elettorale. Io ho atteso, com’è giusto che si facesse, perché sono un uomo del Pd, e rispetto il partito. Il Pd ha chiesto e deciso di votare prima la legge elettorale. Sono stato accusato di aver perso tempo: se perdita di tempo c’è stata, non è stata colpa mia”.
Sulla durata di “Impegno Italia”, il premier non fissa alcuna scadenza: “Per me è legata al compimento delle riforme, cioè della legge elettorale, del Senato, del titolo V della Costituzione. Terminato questo processo ritengo che il lavoro possa essere legato a questo”. Letta ha poi ribadito il suo essere un uomo delle istituzioni e di considerare questo governo “legato al servizio al Paese e non a prospettive personali, a cose che sto facendo adesso e che potrò fare nel futuro”. Dopo aver fatto il punto su quanto fatto e quanto c’è ancora da fare, il presidente del Consiglio arriva al nodo politico della tenuta del governo e indirettamente si rivolge a Renzi: “Io chiedo chiarezza, come la chiedono gli italiani. Ognuno deve dire quello che vuole fare, soprattutto se c’è qualcuno che vuole venire al posto mio, deve dire se è questo quello che vuole fare. Sono stati talmente tanti quelli che fin dall’inizio hanno tentato di mandarmi via, che ho vissuto e vivo ogni giorno come se fosse l’ultimo – ha aggiunto Letta-. Le mie prospettive personali non c’entrano niente né sulle cose di adesso né sulle cose che mi si propongono per il futuro”, ha detto il premier.
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