Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato nuove consultazioni nella giornata di lunedì, 7 maggio, ‘per verificare se i partiti abbiano altre prospettive di maggioranza di governo’. Il Quirinale sottolinea in una nota che
“A distanza di due mesi le posizioni di partenza dei partiti sono rimaste immutate. Non è emersa alcuna prospettiva di maggioranza di governo. Nei giorni scorsi è tramontata anche la possibilità di un’intesa tra il Movimento 5 Stelle e il Pd”.
Di qui la decisione del Capo dello Stato di svolgere “nuove consultazioni, in un’unica giornata, quella di lunedì per verificare se i partiti abbiano altre prospettive di maggioranze di governo”.
Il leader della Lega Matteo Salvini si è detto disponibile a verificare la possibilità di tentare di formare un governo, ma il M5s ribadisce il no a Forza Italia e chiede di tornare al voto.
Intanto per questo pomeriggio è convocata la direzione nazionale del Partito Democratico. Il dibattito riguarderà non tanto il governo ma gli equilibri interni. L’obiettivo appare quello di evitare una conta, e quindi una spaccatura che accelererebbe il congresso e aumenterebbe i rischi di una rottura definitiva. I non renziani puntano ad un voto di fiducia al reggente Martina, i renziani fanno sapere che ‘chiederemo il voto su un documento che affermi il no a Salvini e a Di Maio. Voteremo sicuramente tutti anche la fiducia a Maurizio Martina fino all’assemblea’ che dovrà essere convocata per decidere se eleggere un segretario o indire il congresso.
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