E’ il Gratta&Vinci il gioco più diffuso tra gli italiani amanti delle scommesse: la percentuale di giocatori che lo scelgono sale dal 60,1 del 2010 al 74 al del 2017 (+14%). Seguono Lotto e Super Enalotto, nonostante la netta diminuzione nello stesso periodo dal 72,7% al 50,5%. Al terzo posto ci sono le scommesse sportive che aumentano dal 18,3% del 2010 al 28% del 2017.
Un nuovo studio elaborato dall’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa rivela che gli uomini (51,1%) giocano più delle donne (34,4%), a tutte le età, che gli adulti scommettono sempre di più e che tra i giovani in tutte le regioni italiane è in calo il gioco d’azzardo (anche on-line) che viene soppiantato dal Gratta&Vinci(64,7%) prediletto soprattutto dal mondo femminile: vi gioca infatti il 58,9% degli studenti contro il 75,5% delle coetanee. Al secondo posto si collocano le scommesse sportive. Fra gli studenti con profilo problematico il gioco più diffuso sono le scommesse sportive (78,3%), a seguire gratta e vinci (70,4%) e altri giochi con le carte (48,7%), mentre tra gli adulti con profilo problematico il gioco più diffuso sono le scommesse sportive (72,8%).
Dallo studio emerge pure un altro aspetto: il 39,1% dei giocatori ritiene sia possibile diventare ricco con l’azzardo se si hanno buone abilità, convinzione ancora più diffusa fra i problematici (48,3%). Il 61,7% degli intervistati è convinto che l’abilità del giocatore sia determinante ad esempio per vincere a poker texano e altri giochi con le carte, il 36% crede lo sia anche nelle scommesse. Ma alla domanda “nell’ultimo anno con il gioco sei andato in rosso, in pari o in attivo?”, il 40,1% ammette di aver perso, il 48 dice di essere in pari e l’11,9% di aver vinto.
Dei 15-19enni intervistati, il 51,3% è convinto che sia possibile diventare ricchi se si è bravi al gioco. In generale gli uomini (51,1%) azzardano più delle donne (34,4%). Tra gli studenti la percentuale di maschi è quasi doppia rispetto alle coetanee (47,3% vs 26,3%). Il 10,8% di loro però ignora che nel nostro Paese è illegale giocare se non si hanno 18 anni compiuti e si stima che 580.000 (33,6%) studenti minorenni abbiano giocato d’azzardo nel corso dell’anno (la facilità di accesso ai luoghi di gioco è confermata dal dato che solo il 27,1% ha avuto problemi a giocare d’azzardo in luoghi pubblici perché minorenne). Il 75,1% degli studenti spende in azzardo meno di 10 euro al mese e il 6,3% più di 50 euro al mese, quota che tra gli studenti con profilo problematico sale al 22,1%.Il 63,7% dei giocatori fra 15 e i 64 anni spende meno di 10 euro al mese ma tra le persone con profilo problematico il 50% circa riferisce una spesa inferiore ai 50 euro, il 37% fra i 50 e i 200 euro, il 14,9% spende più di 200 euro. Inoltre quasi 100.000 persone hanno chiesto denaro in prestito illegale, poco più di 100.000 hanno procurato danni economici ad altre persone e quasi 30.000 hanno subito danni economici in prima persona.
“tra gli adulti anche i giocatori problematici, quadruplicati negli ultimi 10 anni, dai 100.000 (0,6% dei giocatori) stimati nel 2007, ai 230.000 (1,3% dei giocatori) del 2010, ai 260.000 (1,6% dei giocatori) del 2013, fino ai 400.000 stimati nel 2017 (2,4% dei giocatori). Di contro, i problematici diminuiscono tra gli studenti dall’8,7% dei giocatori del 2009 ai 7,1% del 2017, in particolare nelle regioni del Centro e Nord Italia, mentre si rilevano incrementi in Sicilia, Basilicata, Calabria, Molise e Abruzzo”.
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