Grottaferrata: 16 disabili torturati

Un centro disabili si trasforma in un centro di tortura. Sono state emesse 10 ordinanze di custodia cautelare ai danni di coloro che, nel Centro di Riabilitazione neuropsichiatrico di Grottaferrata (Rm) vessavano fisicamente e psicologicamente 16 pazienti dell’Istituto.

Le vittime,  tutte minorenni, e alcune con un’età inferiore agli 8 anni, subivano violenze di ogni tipo, dalla segregazione, agli insulti, alla somministrazione forzata del cibo.

Questa mattina, i Nas della Capitale insieme al nucleo di Frascati, nell’ambito dell’indagine  cominciata ad inizio del 2015 e coordinata dalla Procura  di Velletri hanno finalmente messo la parole fine a questa barbarie. Intercettazioni audio e video hanno mostrato le responsabilità di alcuni dipendenti dell’Istituto, in particolare di un educatore professionale e di un assistente socio sanitario.

Il fatto è ovviamente ancora più grave se si pensa che oltre ad essere minorenni, i piccoli pazienti erano tutti disabili e per questo in una condizione di fragilità tale da dover semmai richiedere una maggiore protezione ed attenzione ai loro bisogni particolari.

“Voglio esprimere ai ragazzi disabili e alle loro famiglie la nostra solidarietà e vicinanza”, commenta Preziosa Terrinoni, presidente della sezione Romana-Laziale dell’UNITALSI (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali).

“Le persone con disabilità sono sempre più vittime di abusi, violenza o truffa – continua la Terrinoni- Credo sia arrivato il momento di una risposta corale delle Istituzioni e della società civile”.

Per il Governo la parola l’ha presa Beatrice Lorenzin, ministro della Salute che annuncia un nuovo testo di legge: “Ribadisco ancora una volta che, insieme alla task force, è di fondamentale importanza l’approvazione del ddl che porta il mio nome, da due anni fermo in Senato. In esso è contenuta l’aggravante per chi commette reati all’interno delle strutture socio sanitarie. Aumentare di un terzo la pena per gli autori di gesti così ripugnanti credo sia il giusto segnale che dobbiamo dare in difesa dei nostri concittadini più fragili”.