Italian Premier Giuseppe Conte (L) during new government swearing at Quirinal Palace, Rome, 5 September 2019. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Ha l’approvazione anche dell’Ue il governo giallo-rosso che ha giurato fedeltà alla Costituzione e alla Repubblica italiana al cospetto del Capo dello Stato.
La futura presidente della Bice Christine Lagarde giudica addirittura “un bene per l’Italia e per l’Europa” la nomina di Roberto Gualtiero a ministro dell’Economia. Il nuovo esecutivo viene visto a Bruxelles come una vittoria sui sovranisti della Lega mentre prende quota la possibilità che a Gentiloni venga affidato un incarico di grande prestigio s Palazzo Berlaymont: si parla con insistenza di Affari economici, ma anche del Commercio o della Concorrenza.
“L’anno … del mese… del giorno… “ Il rituale del giuramento è sempre il medesimo: inizia il presidente del Consiglio, seguono i ministri Federico D’Incà, incaricati delle Infrastrutture, Paola Pisano, ministro dell’Innovazione, Fabiana Dadone, ministro della P.A., Francesco Boccia, Affari Regionali, Giuseppe Provenzano, ministro con delega al Sud, Vincenzo Spadafora, con delega alle politiche giovanili e allo sport, Elena Bonetti, Pari opportunità e Famiglia, Vincenzo Amendola, Affari Esteri. Giurano per primi i ministri senza portafoglio, la maggioranza, quindi Luigi Di Maio, ministro degli Esteri; Luciana La Morgese, ministro dell’Interno; Alfonso Bonafede, riconfermato alla Giustizia; Lorenzo Guerini, ministro della Difesa; Roberto Gualtieri al MEF; Stefano Patuanelli allo Sviluppo economico; Teresa Bellanova all’Agricoltura; Sergio Costa riconfermato all’Ambiente; Paola De Micheli, neo ministro delle Infrastrutture; la senatrice Nunzia Catalfo al Lavoro; Dario Franceschini che torna ai Beni e attività culturali con delega al Turismo; Roberto Speranza alla Salute (l’unico che recita la formula del giuramento a memoria).
Ventuno ministri, tra i quali quattro riconfermati, hanno sfilato davanti al presidente Mattarella. Insieme al prof. Giuseppe Conte formano l’esecutivo più giovane della storia democratica italiana, con un’eta media di 47 anni, e con una sproporzione per quanto riguarda le quote rosa, che lo equipara all’esecutivo appena congedato: rosa: 15 uomini, se conteggiamo il premier Conte, e 7 donne. Anche se alle mani di tre neoelette sono stati affidati ministero di peso notevole come Infrastrutture, Viminale e Lavoro.
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