Parola del ministro per i Beni le Attività culturali e il Turismo, Dario Franceschini. “Il 2020 sarà l’Anno del treno turistico”: Franceschini lo ha annunciato ieri nel corso dell’audizione alla Commissione attività produttive della Camera dei Deputati.
“Dopo il 2016 Anno nazionale dei cammini, il 2017 Anno nazionale dei borghi, il 2018 Anno del cibo italiano e il 2019 Anno del turismo lento – ha detto il ministro – è ora di promuovere un’altra forma di turismo che permetta al viaggiatore di percorrere il nostro Paese in modo sostenibile e lungo le tratte storiche delle ferrovie, ammirando paesaggi magnifici e toccando località di struggente bellezza”.
L’Italia è il Paese ideale per chi ha sete di scoperte, di bellezze – naturali e costruite dall’uomo – di storia che ogni singola pietra racconta meglio di qualsiasi libro. Per implementare il Piano Strategico del Turismo 2017-2022 e promuovere una conoscenza e una fruizione del territorio sostenibile mirata, gli anni precedenti il ministero Attività Culturali e turismo ha dedicato ciascuno ad un particolare settore dedicato al viaggiatore.
Nel 2016 è stato annunciato l’ Anno dei Cammini con un Atlante dedicato ad una rete di mobilità slow per dotare il Paese di una vera e propria infrastruttura intermodale di vie verdi che, da nord a sud, attraversano il Paese. Una possibilità di muoversi lungo l’Italia a piedi e promuovendo una nuova dimensione turistica. Attenta alla personalizzazione del viaggio che, i Cammini o i luoghi attraversati, possono offrire.
Nel 2017 invece l’Anno dei Borghi. Una promozione delle potenzialità turistiche dell’Italia dei piccoli comuni, meno monumentale del Grand Tour, ma altrettanto ricca di storia, tradizioni e segreti.
Nel 2018, infine, l’Anno del cibo. Una esaltazione della ricchissima parte enogastronomica nazionale e la cucina di qualità, validissimi strumenti di scoperta di una parte fondamentale del nostro patrimonio culturale. Patrimonio ricchissimo, grazie alla differenziazione dei sapori e delle varietà degli stessi alimenti, figli della straordinarietà geografica e storica dell’Italia..
Il 2020 sarà caratterizzato dal ‘treno turistico’ che promuoverà una nuova stagione turistica, quella che inquadrando paesaggi e borghi da un’altra angolazione, grazie a percorsi desueti che attraversano zone non diversamente raggiungibili. “Esistono 800 chilometri di tratte ferroviarie in disuso e abbandonate che attraversano parchi nazionali, aree protette e territori densi di storia e cultura”, dice Franceschini che assicura: “Nel 2020 investiremo per potenziare, promuovere e valorizzare questa forma di turismo -rispondendo all’esigenza di governare la crescita impetuosa dei flussi turistici che registreremo nei prossimi anni e che non potrà concentrarsi nelle sole grandi città d’arte, che già stanno vivendo fenomeni di sovraffollamento e che vanno tutelate. Dobbiamo promuovere un turismo sostenibile, fatto di persone che vengano in Italia a cercare le eccellenze e rispettino la fragilità del nostro patrimonio”.
B.C.
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