Si apre oggi ufficialmente la 72esima Mostra del Cinema di Venezia. Grandi attese per l’Italia, che, dopo la cocente delusione di Cannes, presenta 4 film di cui Bellocchio, Gaudino, Guadagnino e Messina firmano la regia. Paolo Baratta, presidente della biennale di Venezia, annuncia un festival sgombro dai vessilli di cui si avvale il mercato cinematografico delle grandi distribuzioni, un festival lontano da passività e conformismo. Ma per la prima serata protagonista sarà soprattutto il fascino esotico di una bellezza italo-egiziana. Elisa Sednaoui, attrice e modella di livello internazionale, sarà infatti la madrina di questa 72esima edizione del Festival, da 2 al 12 settembre.
Dal battello che la conduce alla prestigiosa Laguna, Elisa saluta con garbo il pubblico che attende i protagonisti di questo festival e si lascia fotografare con un leggerissimo abito nero sulle rive del Lido. Intanto, insieme alla nutrita schiera di attori e registi, fanno il loro ingresso anche i membri delle tre giurie internazionali della mostra, di cui Alfonso Cuaron, direttore di premiati film come “Y tu mamá también”, “I figli degli uomini” e “Gravity”, presiede quella di Venezia 72.
Sono in tutto 21 i lungometraggi in prima mondiale in competizione per Venezia 72, più 16 titoli fuori concorso, opere firmate da autori di importanza riconosciuta. La mostra presenta decisamente un calendario ricco di appuntamenti interessanti. 18 i titoli in concorso per la sezione Orizzonti, dedicata a film rappresentativi di nuove tendenze estetiche ed espressive, a cui si aggiungono 20 lungometraggi per Venezia Classici, una selezione di film classici restaurati e di documentari sul cinema, e una nutrita lista di cortometraggi.
Nell’ampio e cangiante panorama internazionale dell’arte cinematografica “La Mostra del Cinema di Venezia” dice Alberto Barbera, critico cinematografico italiano e direttore artistico della 72esima mostra “prova a fermare per un attimo lo stato della scena per esplorare un mondo in continuo sviluppo, un fermo immagine per osservare. La Mostra rivendica un ruolo di ricerca e di stimolo, di controcanto rispetto al mercato e alle sue vetrine, senza accontentarsi di fungere soltanto da piattaforma promozionale e certificazione del già noto”. Staremo a vedere se le giurie accontenteranno le alte aspettative culturali auspicate dalla direzione del Festival.
Nell’attesa di assistere alle proiezioni delle pellicole candidate all’ambito Leone d’oro, questa sera apriranno il festival due film stranieri, “Everest”, un’impressionante avventura sull’uomo e la natura, una produzione anglo-americana fuori concorso, del regista islandese Baltasar Kormákur, e “Un monstruo de mil cabezas”, film toccante e tragico in gara per il Messico nella sezione Orizzonti, dell’uruguaiano Rodrigo Plà.
Vania Amitrano
Laureata in Lettere, amante dell’arte, dello spettacolo e delle scienze umane, autrice di testi di critica cinematografica e televisiva. Ha insegnato nella scuola pubblica e privata; da anni scrive ed esplora con passione le sconfinate possibilità della comunicazione nel web.
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