Si è inaugurato in Giappone il 23 agosto scorso, con la rappresentazione del King Lear nella versione immaginata e diretta da Tadashi Suzuki e interpretato da un cast internazionale, la nona edizione delle Olimpiadi del Teatro. Se gran parte dell’attenzione mondiale è già focalizzata sulle Olimpiadi sportive di Tokyo del 2020, il mese di rappresentazioni organizzato dal comitato delle Theatre Olympics farà convergere nel piccolo villaggio di Toga, situato sulle alpi giapponesi nella prefettura di Toyama, non meno di 20.000 appassionati e professionisti del teatro di prosa di tutto il mondo. Nell’arco di un mese dal 23 agosto al 23 settembre si susseguiranno nei 6 teatri del Toga Art Park e nei due teatri della città di Kurobe le 63 rappresentazioni dei 30 spettacoli in cartellone, con registi e compagnie di prosa, musica e danza tra le più importanti, o promettenti, del panorama mondiale. Si attendono almeno 500 artisti da Russia, Grecia, Francia, Stati Uniti d’America, Turchia, Corea, Polonia, India, Messico, Indonesia, Lituania, Spagna, Italia e ovviamente Giappone. A rappresentare il nostro Paese ci saranno sia il pluripremiato Macbettu di Alessandro Serra, sia la regia dell’Uccellino Blu di Maeterlinck di Mattia Sebastiano Giorgetti, dal 2011 alla guida della compagnia internazionale I-SCOT. Inutile dire che già da settimane il festival ha registrato il tutto esaurito.
Per chi non abbia avuto la fortuna e il piacere di ritrovarsi tra queste montagne è difficile immaginare la magia di un luogo, il Toga Art Park, che oggi è salvaguardato come Parco Nazionale, ma che è soprattutto un paradiso costruito su misura per permettere ad artisti di tutto il mondo di confrontarsi e crescere in un contesto in cui ogni aspetto del lavoro teatrale è organizzato per conseguire i massimi livelli qualitativi.
Poco più di 40 anni fa un’allora trentasettenne Tadashi Suzuki, già acclamato nel panorama del teatro sperimentale di Tokyo per l’innovativa capacità di far incontrare elementi della cultura tradizionale nipponica con le radici del teatro classico greco o con la drammaturgia del secondo novecento, decise di trasferirsi in questo piccolo villaggio con pochi fedeli compagni di avventura. Da allora, lontano dalle distrazioni della grande metropoli, Suzuki e la sua compagnia – dal 1984 chiamata SCOT (Suzuki Company of Toga) – sono concentrati in una profonda ricerca artistica che passa essenzialmente attraverso una rigorosa maestria nell’utilizzo del corpo, del respiro e della voce. Ne sono nati spettacoli memorabili, portati con grande successo in tournée in tutto il mondo, e un metodo per attori, lo SMAT, che porta il suo nome: Suzuki Method for Actor Training. Lo SMAT oggi viene insegnato in tutto il mondo dagli attori internazionali che hanno lavorato con Suzuki per decenni o da chi negli anni ha avuto modo di venire a formarsi nei programmi estivi organizzati a Toga.
Molti di questi grandi interpreti saranno presenti sia all’interno delle 4 produzioni di Suzuki che andranno in scena durante le Olimpiadi, sia negli spettacoli selezionati dal Comitato Internazionale.
Ed ecco alcuni dei principali artisti attesi nei prossimi giorni: dopo la giornata inaugurale, il 24 agosto saranno in scena le Troiane da Euripide dirette da Theodorus Terzopulos, lo spettacolo Today. 2016 basato sul racconto di Kiril Fokin del regista russo Valery Fokin, mentre il regista cinese Liu Lubin porta in scena Life between Heaven and Earth con testo di Lu Xun. A fine mese sono attesi due tra i principali registi nord americani, il 30 agosto Bob Wilson sarà solo in scena con Lecture on Nothing del rivoluzionario compositore e teorico americano John Cage, mentre la SITI Company di Anne Bogart – cofondata con Tadashi Suzuki nel 1992 per ridefinire e rivitalizzare il teatro contemporaneo degli Stati Uniti – presenta, il 31 agosto, Radio Macbeth da Shakespeare.
Altri due sono gli spettacoli che rivisitano la grande tragedia scozzese: la versione indiana di Ratan Thiyam e quella in lingua sarda di Serra. Tra i classici della drammaturgia del Novecento La lezione di Ionesco portata in scena dal giapponese Shiga Akifumi, Aspettando Godot diretto dalla regista turca Sahika Tekand e il secondo atto della Madame de Sade di Yukio Mishima diretto da Suzuki. Tra gli artisti emergenti invitati quest’anno, il coreografo francese Noè Soulier con lo spettacolo Removing, e il regista russo Anton Okoneshnikov con Twelve di Alexander Blok. Non poteva mancare Jaroslaw Fret, attore e regista polacco attuale direttore del Grotowski Institute che porta il proprio Anhelli. The Howl.
Tra i maggiori rappresentanti del teatro asiatico invitati al festival Miyagi Satoshi, regista e direttore della compagnia SPAC di Shizuoka che sarà in scena a Kurobe il 28 agostocon Tenshu-Monogatari [The Castle Tower] di Izumi Kyouka, il regista coreano Choi Chy Rim che porta in scena il 6 settembre Nameless Flowers Fall by Wind di Kim Jung Ok, il drammaturgo Hirata Oriza che dirige il 14 settembre la versione internazionale del proprio Tokyo notes, la stessa sera è in scena anche The Prince of Lanling di Luo Huaizhen diretto dal regista cinese Wang Xiaoying, infine il talentuoso coreografo giapponese Kanamori Jo presenta il 20 settembre still/ speed/ silence su musiche originali della compositrice Harada Keiko.
Chiuderà il festival il 22 settembre Greetings from the edge of the world di Tadashi Suzuki. Rappresentato all’open air theater è un evento che sempre richiama a Toga un gran numero di spettatori di ogni età per la straordinaria capacità del regista giapponese di coniugare in uno spettacolo di grande impatto visivo un testo di tagliente ironia, l’intensa recitazione di Yoichi Takemori, le eccezionali scene corali dei membri della SCOT e l’utilizzo dei fuochi d’artificio per magnificare il cielo e le montagne che fanno da fondale a questo ineguagliabile teatro.
Per chi volesse saperne di più: https://www.theatre-oly.org/en/
Theater Olympics
Il Theater Olympics è un festival nato nel 1994 per volontà del celebre regista greco Theodoros Terzopoulos e annovera tra i suoi fondatori la regista e attrice spagnola Nuria Espert, il poeta e drammaturgo inglese Tony Harrison, il compiato regista russo Yuri Lyubimov, il drammaturgo tedesco Heiner Müller, Tadashi Suzuki e Robert Wilson.
Lo scopo del festival fu da subito quello di riunire in un’unico evento le più diverse scuole di pensiero del teatro di prosa mondiale, che in queste occasioni irripetibili si confrontano collaborativamente, in seminari e conferenze oltre che in spettacoli, per offrire la più ampia delle panoramiche possibili sul teatro contemporaneo.
Dopo aver debuttato a Delfi nel 1995 le varie edizioni delle Olimpiadi del Teatro si sono tenute in Giappone, Turchia, Corea del Sud, Russia, Polonia, Cina e India. Quest’anno eccezionalmente si terranno sia a Togamura che a San Pietroburgo e il motto di questa edizione è “creating bridges” ossia “creare ponti”.
Toga Art Park
Il Toga Art Park nasconde anche delle preziose gemme architettoniche realizzate dal grande architetto Arata Isozaki, che per Tadashi Suzuki, conosciuto ai tempi dell’università, ha progettato l’Open Air Theater, il Toga Sanbo, il New Toga Sanbo ricavati all’interno delle tradizionali case dal tetto di paglia della campagna giapponese e lo Studio, un piccolo auditorium a pianta ottagonale oggi prevalentemente utilizzato per le conferenze o le serata di gala.
Elisa Rocca
Toga mura, 20 agosto 2019
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