Il protrarsi del lockout Nba spinge sempre più Bryant verso Bologna

Il “lockout” (la serrata) in Nba prosegue. A New York, si sono nuovamente incontrati i rappresentanti dei proprietari delle franchigie e quelli dei giocatori. Ma la trattativa non decolla. Due i nodi che sembrano insormontabili: il “salary cap” ( il tetto salariale) che i proprietari vorrebbero rigido, mentre i giocatori flessibili, ma, soprattutto, i tagli nella percentuale dei profitti destinata ai cestisti.

I giocatori si dichiarano disponibili a decurtarsi la propria “fetta” dal 54% al 52%, mentre i proprietari vorrebbero che la quota fosse “solo” del 46%-47%. L’intera “pre season” è, ormai, cancellata e, a meno di colpi di scena del tutto improbabili, lunedì verrà ufficializzata anche la cancellazione delle prime due giornate di “regular season”. Quanto potrà durare ancora questo stallo non è dato sapere (anche se circolano voci che vorrebbero la Nba in attività da gennaio 2012) e il rischio che il “lockout” possa portare a cancellare l’intera stagione 2011/2012 diventa un’ipotesi non così remota. Del resto, non si sa neanche quando le parti torneranno a sedersi attorno ad un tavolo.Quale scenario si potrebbe delineare? Un effetto domino è già in atto e molte stelle del Nba si sono già accasate in Europa. L’ultimo della serie, al momento, è il play della nazionale francese e dei San Antonio Spurs, Tony Parker che, sfumata l’opzione-Barcellona, ha firmato con i francesi dell’Asvel Villeurbanne, squadra di cui è anche direttore generale (e di cui detiene il 20% delle azioni, ndr). Noi ancora gongoliamo per aver riportato sui parquet nostrani Danilo Gallinari, tornato dove tutto ebbe inizio, all’Olimpia Milano. Più complessa sembra la vicenda relativa all’altra stella Nba azzurra, Andrea Bargnani. Tramontata la pista della Capitale, resta in piedi quella dei campioni d’Italia di Siena. Ma rimane un’ipotesi difficile perché i problemi assicurativi che pone l’oneroso contratto del “Mago” sono ormai noti. E Kobe? Di certo, la rottura delle trattative a New York favorisce il suo avvicinamento al Bel Paese. E anche le parole del commissioner della Nba, David Stern (“Se vuole cercare altrove delle opportunità durante il lockout è un suo diritto, io non posso che fargli gli auguri”) alimentano i sogni degli appassionati della palla a spicchi italiani. Soprattutto di quelli bolognesi, dato l’ormai dichiarato interesse della Virtus il cui patròn, Claudio Sabatini, non ha mai fatto mistero di avere intavolato una concreta trattativa per arrivare ad assicurarsi l’asso dei Los Angeles Lakers. Anche se dopo gli ostacoli frapposti dalle società contrarie a questa soluzione (Cremona e Varese), tutto sembrava diventato più difficile. Gli ultimi eventi in terra Usa hanno, però, ravvivato la fiammella della speranza. Resta difficilmente percorribile la via di un Kobe in maglia bianconera per 40 giorni, mentre si sta facendo sempre più largo l’idea di vederlo a Bologna per una sola notte, già ribattezzata “Kobe Night”. “Kobe ci ha chiesto una disponibilità limitata, nella nottata comunque aspettiamo risposte importanti”, ha detto Sabatini. “Stiamo lavorando per portare Kobe Bryant a Bologna mercoledì prossimo – prosegue Sabatini – per la partita alla Unipol Arena con la Benetton Treviso. La scorsa notte abbiamo avuto subito un altro contatto con il suo entourage: il nulla di fatto negli accordi in Nba ci avvantaggia. C’è stato uno scambio di documenti col suo agente Robert Pelinka, la loro volontà è rimasta inalterata. Ma bisogna concentrare lo sforzo in queste ore, occorre chiudere il cerchio. Ci ha prospettato una disponibilità più limitata, vedremo cosa succederà in Nba, a questo punto le prospettive sono tutte aperte. È una questione che può essere rivista, data anche la loro disponibilità”.  Il costo dell’operazione si aggirerebbe sui due milioni di Euro.

Daniele Puppo