Partirà, da Aramengo, nell’astigiano, sotto una speciale scorta della Polizia in modo da raggiungere in massima sicurezza il laboratorio che provvederà alle operazioni di restyling. Sarà il viaggio verso il restauro che compirà la cosiddetta «reggia galleggiante» dei Savoia. Costruita in legno intagliato, con sculture, fregi, lunga 16 metri, larga 3 per 4 d’altezza, sontuosa, elegante, pesante 6 tonnellate, era l’imbarcazione di gala di re Carlo Emanuele III, commissionata ai maestri d’ascia veneziani nel 1730 e da domani oggetto di minuzioso restauro al centro di conservazione e restauro di Venaria. La preziosa imbarcazione, di proprietà di Palazzo Madama, Museo Civico d’Arte Antica, è l’ultimo esemplare di bucintoro settecentesco rimasto al mondo. Carlo Emanuele III la volle come galea di parata per i festeggiamenti, le celebrazioni degli sposalizi sull’acqua della famiglia Savoia. È stata protagonista del primo viaggio in Italia via fiume del re nel 1734, delle nozze tra Carlo Emanuele IV e Maria Clotilde di Borbone nel 1776, di Vittorio Emanuele II con Maria Adelaide nel 1842 e di Amedeo d’Aosta con Maria dal Pozzo della Cisterna nel 1867. Nel 1873 i re d’Italia, Vittorio Emanuele II, decise di donarla alla città di Torino. Per la sua inaugurazione impiegò un anno di navigazione per risalire il Po dai cantieri dell’Arsenale di Venezia al Regio Imbarcadero del Palazzo del Valentino a Torino.
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