“In Campania, ed in particolare nell’area domiziana bande di nigeriani hanno il controllo del territorio per la gestione del traffico di droga e del controllo della prostituzione…”. Sulla questione migranti e sicurezza il governatore della Campania Vincenzo De Luca, come da suo carattere, rompe gli schemi e lancia il classico sasso nello stagno, dividendo la sinistra al festival nazionale dell’Unità, aprendo al tempo stesso un dibattito politico che ha trovato nella Lega di Matteo Salvini una immediata risposta attraverso le pagine di Facebook.
Intervenendo all’annuale appuntamento politico con la base elettorale del Pd a Ravenna, De Luca, in totale dissonanza con il proprio partito, lancia la sua personale crociata per la sicurezza interna napoletana.
Su un tema, motivo di grandi contrasti tra destra e sinistra ovvero sulla presenza indiscriminata di migranti regolari e non nell’area domiziana a nord del capoluogo, terra spesso di violenza e delinquenza mai riportata definitivamente sotto controllo, De Luca sposa la linea dura del ministro dell’interno Salvini.
“C’è una parte della realtà che il PD non conosce”, ha spiegato in riferimento ai migranti e “a quelle zone del Paese in cui le bande di nigeriani occupano militarmente i territori”. “Sul litorale domitio – ha proseguito- i nigeriani fanno spaccio di droga e spaccio di prostituzione, violano leggi e regole. Extracomunitari tornano nei Cas ubriachi e padri di famiglia, di notte, aspettano preoccupati i loro figli”.
“Se devo decidere tra la serenità dei miei figli e la bandiera del partito- ha proseguito sulla stessa linea De Luca- scelgo i miei figli”.
Fermo restando il principio intoccabile di solidarietà ed accoglienza , De Luca ritiene però che si è arrivati ad un punto di non ritorno, in quanto molti cittadini, esasperati di fronte a questioni definite da lui stesso “intollerabili”, non intendono più sopportare senza reagire l’accattonaggio molesto ed invadente di fronte a supermercati e farmacie , fino lo spaccio, la prostituzione e persino atteggiamenti violenti causati da tassi alcolemici elevati. Il PD, a giudizio di De Luca dunque “se in qualità di forza politica progressista non è in grado di far fronte in toto alla questione sicurezza fondamentale per la nostra nazione , può definitivamente chiudere i battenti…”. Considerazioni queste ultime che hanno generato al Festival dell’Unità non poche critiche e un’ accoglienza che definire fredda è un autentico eufemismo.
Ma le prime risposte positive a queste considerazioni sono arrivate proprio dalla Lega dove Salvini sta organizzando la Pontida del Sud e dove sul web le parole di De Luca hanno raccolto già migliaia di “i like”
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