In Usa il cappuccino non è più di moda

E’ uno dei tanti made in Italy che hanno riscosso tanto apprezamento da essere esportati anche fuori dal Belpaese. Stiamo parlando della bevanda italiana tradizionalmente consumata a colazione o nel corso della mattinata, quella composta da caffè espresso e latte montato a schiuma: il  cappuccino.

Apprezzato molto anche dai turisti stranieri che spesso lo sorseggiano anche durante o a fine pasto, il nostro cappuccino è stato imitato anche dagli americani: ad esempio, la Starbucks Coffee Company, nella lista dei suou drink offre anche il cappuccino.

Ora però, un’autentica rivoluzione di gusto e abitudini sta investendo la più grande catena al mondo di caffetterie marcata Usa. Dopo quasi 30 anni da quando lo impose come bevanda di massa per il popolo americano, Starbucks ha iniziato a rimuovere dal suo menù la versione a stelle e strisce dell’icona italica. Già in alcune grandi città, come New York, San Francisco e Seattle, al posto del cappuccino viene servito il cugino australiano e neozelandese, il ‘flat white’, una bevanda molto più recente del nostro capuccino le cui origini risalgono agli anni ’30, che si prerara versando microschiuma di latte, rigolosamente intero,  con una consistenza lucida e vellutata adagiata su un caffè espresso anche doppio, a seconda dei gusti. Somiglia al nostro ‘mocaccino’, ovvero un cappuccino più piccolo di volume, con una proporzione maggiore di caffè rispetto al latte, che permette all’espresso di dominare come sapore.

Introdotto per la prima volta negli Usa lo scorso anno sta avendo un successo sempre maggiore tanto da soppiantare nelle vendite il cappuccino. C’è da aspettarsi che dall’America possa diffondersi nel resto del mondo la moda del ‘flat white”: presto anche laddove è considerato un ‘must’ l’italica bevanda potrebbe dunque essere insidiata dalla concorrenza.