Inchiesta petrolio: Governo sotto scacco

Il ministro per le riforme Maria Elena Boschi interrogata a Palazzo Chigi nell’ambito dell’inchiesta sul petrolio. Il procuratore di Potenza Luigi Gay e i pm Basentini e Triassi la stanno ascoltando come “persona informata sui fatti”, in relazione a un particolare emendamento inserito nella legge di stabilità 2015.

Lo stesso emendamento che ha portato Federica Guidi a dimettersi da ministro dello Sviluppo economico in una lettera aperta al premier Matteo Renzi.A causarne le dimissioni, la bufera sollevata da un’intercettazione telefonica di fine 2014 tra la Guidi e il compagno 42enne Gianluca Gemelli: nella conversazione l’ex presidente di Confindustria giovani si riferiva all’introduzione dell’emendamento nella Legge di Stabilità relativo allo sbloccamento di un impianto petrolifero in contrada Tempa Rossa, in Basilicata.

Al momento, per l’inchiesta relativa all’apertura del giacimento gestito dalla Total E&P Italia sono indagate 23 persone, tra cui l’imprenditore e compagno della Guidi, Gemelli che, secondo la richiesta di misura cautelare “sfruttando la relazione di convivenza che aveva col ministro allo Sviluppo economico indebitamente si faceva promettere e otteneva da Giuseppe Cobianchi, dirigente della Total” di “partecipare alle gare di progettazione ed esecuzione dei lavori per l’impianto estrattivo di Tempa Rossa”.

Le tre inchiesta della Procura di Potenza: Viggiano, Tempa Rossa e  Augusta. Le indagini condotte dalla squadra mobile della Polizia di Stato sono solo uno dei tre filoni dell’inchiesta portata avanti dalla Procura di Potenza. Il primo, condotto dai carabinieri del Noe (Nucleo Operativo Ecologico), ha come oggetto l’impianto Eni di Viggiano, sempre in Basilicata, e “presunti illeciti” relativi ad emissioni fuori controllo e allo smaltimento illecito di rifiuti.

Nasce intorno alle conversazioni intercettate di Gemelli anche l’indagine relativa a una sospetta concessione per un pontile militare nel porto di Augusta, nell’ambito del quale risulta indagato il capo di Stato maggiore della Marina, Giuseppe De Giorgi, con cui il compagno della Guidi era entrato in contatto tramite Nicola Colicchi. La Polizia ha perquisito casa del Gemelli e ha requisito all’Autorità portuale di Augusta, gli atti di 450 concessioni, comprese 65 relative a prodotti petroliferi.

«È importante evidenziare – scrive il giudice – come la società facente capo al Gemelli, la “Ponterosso Engineering”, abbia ottenuto “rapidamente” l’inserimento nella bidder list per partecipare da subito a una gara indetta dalla Total nel settore ingegneristico pur non essendosi ancora perfezionato il discorso della attribuzione delle “qualificazioni”.

Un soggetto [Gemelli] dotato di significativa contiguità rispetto a quegli ambienti governativi aventi competenza istituzionale nella soluzione di problematiche che stavano a cuore alla Total. Di una simile contiguità ormai la Total aveva raggiunto esatta e piena consapevolezza».

Sempre nella giornata di oggi, sono stati disposti gli interrogatori di garanzia per sei persone agli arresti domiciliari, tra cui  si tratta dell’ex sindaco di Corleto Perticara, Rosaria Vicino (Pd), e cinque dipendenti Eni.

Se il Governo non si è ancora espresso sull’argomento, il M5S annuncia battaglia già da domani: “Trivellopoli: domani mattina alle 8 i parlamentari del Movimento 5 Stelle saranno al giacimento della Total di Tempa Rossa per un’ispezione”, ha annunciato il leader Grillo su Twitter. Mentre già nel tardo pomeriggio di oggi, alle ore 18, alcuni rappresentanti del Movimento, tra cui Luigi Di Maio, incontreranno i cittadini di Viggiano.

In un’intervista a ‘Mattino Cinque’, il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, bolla come “un errore politico gravissimo nel confondere un’opera privata con un’opera pubblica”, consentendo di fatto “alle opere private di saltare le Regioni e quindi di non negoziare neanche le compensazioni ambientali”.

P. M.