L’iniziativa di portare pasti caldi alle persone senza fissa dimora presso la Stazione Tuscolana, a Roma, è nata “per caso”. Parola che ogni credente preferisce sostituire con la “Provvidenza” divina. Era un giorno di ottobre del 2006 quando Dino Impagliazzo, dirigente Inps in pensione da qualche anno, passando dalla Stazione Tuscolana ha incontrato una persona in evidente stato di indigenza che gli ha chiesto di offrirgli un caffè.
Ma il pensionato romano, di origine sarda, non si è limitato ad offrire al viandante una moneta per il caffè, gli ha chiesto anche informazioni personali. E solo in quel momento ha preso atto di una realtà sempre più densa di bisognosi, ma ancora da tanti ignorata, quella di chi a causa delle difficoltà economiche riceve la sera un pasto distribuito dalle varie Associazioni presenti sul territorio. A volte è caldo, altre meno, ma è sempre un pasto assicurato.
L’ex dipendente Inps, con ancora tanta energia da spendere per il prossimo, allestisce in men che non si dica una catena di solidarietà che passa inizialmente attraverso i suoi amici ai quali chiede la disponibilità a preparare panini. Si forma quindi una rete di solidarietà così ben funzionante e motivata che solo dopo qualche settimana dall’avvio fa scaturire dalla mente del suo ideatore la possibilità di dare ai suoi amici di strada un pasto caldo. Inizia così la preparazione di un primo piatto condito con sugo preparato in casa di qualche volontario e la pasta cotta momento presso un Istituto di Religiosi che per un anno ospitano l’iniziativa la sera di domenica.
Sono trascorsi dieci anni dall’inizio di questa splendida iniziativa. Oggi Dino Impagliazzo, nato a La Maddalena ma a Roma già dall’adolescenza, di anni ne ha ben 86 (li compie il 2 maggio p.v.). Dopo quel panino non si è mai più fermato: ogni mattina si sveglia alle sei, fa il giro dei panifici per la raccolta delle focacce da riempire tenendo conto anche delle religioni e delle tradizioni culinarie di chi poi le riceverà, e ha fondato un’associazione di volontari che si chiama Romamor.
Per chi volesse rendersi conto personalmente di cosa si tratta, può incontrare qualcuno dell’Associazione seguendo il calendario settimanale: ogni sabato dalle 20,30 alle 21,15 circa presso la Stazione Tuscolana, ogni lunedì ed ogni martedì dalle 20,45 alle 21,45 a piazzale dei Partigiani o, se piove, sotto il porticato della Stazione Ostiense.
Al momento Romamor distribuisce circa 800 pasti caldi settimanali nei giorni di sabato, domenica, lunedì e martedì, coadiuvata in questo servizio al prossimo dalla Parrocchia SS. Corpo e Sangue di Cristo di via Narni. Grazie alla crescita del numero dei volontari (circa 300), la Onlus distribuisce anche vestiario, calzature e materiale per l’igiene personale, direttamente a chi ne ha bisogno e fornisce assistenza nella richiesta di documenti o di prestazioni sanitarie. Ma non è ancora tutto, perché è in grado di dare anche lezioni di italiano agli stranieri che vivono in strada.
A.B.
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