Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha affidato al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, l’interim del ministero di Infrastrutture e Trasporti. Lo ha reso noto il premier, in una lettera inviata e letta alla Camera dalla vicepresidente Marina Sereni all’apertura della seduta.
Nella lettera, Renzi ha informato la Camera che
“il presidente della Repubblica ha adottato sua mia proposta un decreto in cui accetta le dimissioni del ministro Maurizio Lupi e mi ha conferito l’incarico di reggere l’interim del ministero delle Infrastrutture e Trasporti”.
Stamattina Renzi era stato ricevuto da Mattarella al Quirinale. Un’ora di colloquio per avviare l’iter che porterà alla successione di Maurizio Lupi al dicastero delle Infrastrutture. Il periodo di transizione non dovrebbe durare a lungo e proprio di questo si è parlato stamane con il Capo dello Stato.
Da dirimere, dopo le dimissioni del ministro di Ncd, giovedì scorso, gli equilibri della maggioranza e la definizione del ministero, anche se l’ipotesi del cosiddetto spacchettamento non è così forte.
Ieri Ncd aveva chiesto che l’uscita di scena di Lupi non avesse come conseguenza un ridimensionamento del peso del partito centrista nell’esecutivo. E dopo giorni in cui alcuni hanno parlato di rischio di governo monocolore Pd, ora è Scelta civica a lamentare il pericolo di un bicolore Pd-Ap, il gruppo parlamentare che comprende il Nuovo Centro Destra e l’Udc. Al momento Area Popolare ha tre ministri importanti e numerosi viceministri e sottosegretari, laddove Scelta Civica, “dopo il trasloco nel Pd di un manipolo di persone povere di seguaci e ricche solo di cariche, è l’unica delle tre forze politiche con gruppi parlamentari autonomi a potersi dire oggettivamente sottorappresentata” attacca Mariano Rabino, responsabile Sc per gli Enti locali. “Se quelli di Area Popolare vogliono trasformare il governo in un bicolore, sarà allora inevitabile – avverte – che diventi bicolore pure la maggioranza che lo sostiene”.
Contro la nuova, ma ancora solo eventuale ed ipotetica, struttura dell’esecutivo si scaglia intanto M5s. “‘Cchiu pilu pe’ tutti’ in salsa renziana diventa ‘cchiu poltrone pe’ tutti’. #Quagliariello #affariregionali” scrive su twitter il senatore 5 stelle Nicola Morra, che in precedenza aveva twittato: “Dopo due mesi di vacatio si avvertiva veramente la necessita’ di un ministro degli Affari regionali. #ilnuovocheavanza”.
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