Insieme, Panara: è l’Europa la risposta alla paura

“Insieme” è la lista che ha ottenuto poche settimane fa l’appoggio di Prodi. L’ex presidente del Consiglio ne ha messo in risalto gli aspetti del programma sottolineando la volontà del raggruppamento politico di proseguire, non solo simbolicamente, la strada tracciata dall’Ulivo. Una eredità non da poco.

Presentata lo scorso dicembre, “Insieme” riunisce Area Civica, Verdi e Psi. Fa parte della coalizione di centrosinistra che comprende Pd, +Europa e Civica Popolare. Tra i protagonisti di questa nuova formazione politica c’è Marco Panara,  responsabile della redazione economica e infine coordinatore di Affari&Finanza, il settimanale economico de la Repubblica, candidato alla Camera nelle circoscrizioni plurinominali di Roma 2 e Abruzzo 1.

Come mai questa decisione?

“Non ho mai fatto politica attiva né preso la tessera di un partito. Ho contribuito nel 1996 e nel 2005 a scrivere il programma dell’Ulivo, il progetto politico che ha consentito al centrosinistra di vincere le elezioni con Romano Prodi nel ’96 e nel 2005”.

Ora un passo in più…

“La ragione del mio coinvolgimento diretto è la convinzione che siamo ad un passaggio cruciale, che non riguarda solo l’Italia, come testimoniano la Brexit, le elezioni presidenziali americane, il referendum in Catalogna, i risultati elettorali in Austria, le tensioni che hanno preceduto le elezioni francesi e la situazione in molti paesi dell’Est Europeo”.

Come vede questo trend e quali sono a suo giudizio le ragioni di questa svolta a destra del vecchio Continente?

“Le ragioni possiamo vederle nella cattiva gestione della globalizzazione e della rivoluzione tecnologica, la finanziarizzazione dell’economia, le ondate migratorie, il terrorismo. Questi fatti stanno dividendo le nostre società impoverite dall’esplosione delle disuguaglianze, spaventate dal futuro e inquiete per l’inefficace controllo dei flussi di migranti. Siamo divisi tra chi cerca nel passato, nella chiusura, nel rifiuto della scienza e della tecnologia, nell’antieuropeismo una soluzione alla paura, e chi invece riconoscendo le ragioni di quella paura e di quella inquietudine si propone di curarne le cause e di costruire una società migliore, più equa, più prospera, più avanzata e di farlo nell’Europa e con l’Europa, dentro il perimetro dei valori moderni dell’Occidente, della libertà, della democrazia, dei diritti, del welfare, del rispetto”.

In pratica ha deciso di non restare a guardare e di conseguenza di non restare fuori della competizione

“Infatti. Lo faccio nella lista “Insieme”, che ha una chiara impronta civica, ecologista, progressista e riformista, perché sono convinto che il centrosinistra di governo possa non solo testimoniare ma anche realizzare gli obiettivi di costruire una società migliore, con attenzione all’ambiente, al territorio, allo sviluppo sostenibile. Ridare valore al lavoro, contribuire alla costruzione di un’Europa federale più democratica e rappresentare meglio in Europa le posizioni e gli interessi dell’Italia”.

C’è anche una ragione per la quale “Insieme” si presenta come lista autonoma all’interno della coalizione?

“E’ nella sua ispirazione ulivista, che vede in un centrosinistra aperto, plurale, inclusivo e non divisivo, il modello
per costruire e implementare politiche condivise, non imposte dall’alto e frutto invece dell’ascolto dei cittadini e dei territori”.

Ora la campagna elettorale è quasi al termine. Vuole lanciare un appello?

“Il primo appello è di andare a votare, ciascuno secondo il proprio convincimento, la democrazia non è un regalo né una conquista definitiva, dobbiamo meritarcela. Il secondo è di farlo secondo coscienza e ragione, per costruire una società migliore per tutti”.