“L’ Isis sta preparando nuovi attacchi “su larga scala” in Europa”. A lanciare l’allarme è Europol, l’agenzia per la lotta al crimine dell’Unione europea.
“Sappiamo che hanno una forte capacità di mettere a segno attentati su larga scala”, ha detto il direttore dell’agenzia, Rob Wainwright, nel corso di in una conferenza stampa a margine del Consiglio informale dei ministri degli Interni Ue ad Amsterdam. L’annuncio giunge all’indomani della diffusione del video di Isis in cui sono contenute nuove minacce contro la Francia e la Gran Bretagna.
Per Europol in particolare nel mirino di Isis c’e’ ancora la Francia, già colpita al cuore il 13 novembre scorso, quando un commando di 9 persone uccise 130 persone e ne ferì oltre 300. In un rapporto presentato oggi, Europol sottolinea che “lo Stato islamico sta preparando nuovi attacchi terroristici, compresi attentati nello ‘stile Mumbai’, da realizzare negli stati dell’Unione europea, e in Francia in particolare. Gli attacchi – si legge ancora nel rapporto – saranno soprattutto diretti a obiettivi ‘soft’, a causa dell’impatto che questo provoca. Sia gli attacchi di novembre a Parigi che la bomba sull’aereo russo in ottobre suggeriscono un cambiamento della strategia Isis, che diventa globale”.
L’Europa – secondo Europol – si trova “di fronte alla minaccia terroristica più significativa degli ultimi 10 anni e oltre. Gli attacchi di Parigi del 13 novembre indicano un passaggio verso una chiara dimensione internazionale del sedicente Stato islamico. Questo, assieme al crescente numero di combattenti stranieri rappresenta una nuova sfida per gli Stati europei. Nella scelta degli obiettivi, i comandanti locali dell’Isis godono della liberta tattica di adattare i piani alle circostanze locali, rendendone difficile la prevenzione”.
Come contributo al contrasto e alla prevenzione della minaccia terroristica, è stato realizzato in seguito a una decisione dei Ventotto Paesi della Ue presa subito dopo gli attentati di novembre il Centro europeo dell’antiterrorismo, definito come un “hub”, una centrale in cui gli stati si scambieranno le informazioni e coordineranno le attività operative.
L’attenzione è e deve rimanere comunque alta, se è vero che ci sono 5 mila foreign fighters al servizio di Daesh che minacciano l’Europa. All’alba di questa mattina ne è stato arrestato uno addirittura in Calabria. Gli uomini della Digos di Cosenza hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Hamil Mehdi, 25enne marocchino, commerciante ambulante con permesso di soggiorno. Nelle tasche aveva un biglietto aereo per la Turchia, acquistato di nascosto dai genitori per un viaggio di sola andata, 800 euro e un libretto dei Fratelli Musulmani sui doveri del buon credente. Un altro biglietto, datato 23 settembre, aveva il Belgio per destinazione ma poi tutto saltò per motivi familiari. Nei cellulari, le tracce di «triangolazioni» con utenze riconducibili, sotto falso nome, a El Khazzani, l’uomo dell’attentato (sventato) sul treno Amsterdam-Parigi lo scorso agosto. Il marocchino è indagato per i reati contemplati dalla nuova legislazione antiterrorismo introdotta dalla legge n. 43 del 17 aprile 2015, con particolare riferimento alla fenomenologia dei cosiddetti foreign fighters, art. 270-quinquies del codice penale.
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