Italiani senza lavoro, spremuti da tasse nazionali regionali e comunali, con stipendi o pensioni che non bastano per arrivare alla fine del mese. Stanchi di richieste continue e sempre più onerose, di preoccupazioni che lasciano sempre meno spazio a momenti di serenità, senza più soddisfazioni né per sé né per la propria discendenza – quando c’è, considerato che il calo demografico è legato in buona misura alla situazione economica – appena possono fuggono. Espatriano sempre più numerosi: i connazionali che si trasferiscono all’estero sono aumentati dell’1,2% nel 2018 rispetto all’anno precedente.
Secondo il report sull’immigrazione dell’Istat, sono 816 mila gli italiani che si sono trasferiti all’estero negli ultimi 10 anni. Per lo più giovani: circa tre quarti, oltre il 73%, ha 25 anni e più; di questi, quasi tre su quattro hanno un livello di istruzione medio-alto. Si tratta di 33 mila diplomati e 29 mila laureati. Rispetto all’anno precedente diplomati e laureati emigrati sono in aumento (rispettivamente +1% e +6%) e l’incremento è più consistente se raffrontato con cinque anni fa (+45%). I ‘transfughi’ partono da Lombardia (al primo posto), poi dal Veneto e dalla Sicilia, quindi Lazio e Piemonte. In termini relativi, il tasso di emigrazione regionale più elevata rispetto alla popolazione residente si registra nel Friuli Venezia Giulia, quindi in Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta, presumibilmente grazie anche alla vicinanza del confine da valicare per l’espatrio.
L’Istituto statistico ci aggiorna anche sul calo degli immigrati in entrata nel nostro Paese, provenienti dal continente africano, pari al -17% nel 2018. Guardando alle iscrizioni anagrafiche dall’estero sono state 332mila, per la prima volta in calo rispetto all’anno precedente (-3,2%).
All’interno dello Stivale, invece, ci si continua a spostare alla ricerca di un lavoro dal Sud verso il Settentrione e il Centro Italia e il fenomeno è in lieve aumento.
Secondo il rapporto Istat sulle iscrizioni e cancellazioni anagrafiche della popolazione residente, nel 2018, sono oltre 117 mila i movimenti da Sud e Isole che hanno come destinazione le regioni del Centro e del Nord (+7% rispetto al 2017). A soffrire di questi esodi sono soprattutto la Sicilia e la Campania, che nel 2018 perdono oltre 8.500 residenti laureati, età media 25 anni.
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