Più di 3mila evasori nel 2016 e oltre 800 società fantasma e 220 casi di trasferimenti indebiti di redditi societari all’estero. Nel giorno dei 242 anni di vita ed attività del Corpo, la Guardia di Finanza traccia un bilancio della lotta all’evasione e alle frodi fiscali. I dati sono relativi ai primi cinque mesi del 2016 e includono il calcolo del danno provocato alle casse dello Stato, pari a circa due miliardi di euro.
Le Fiamme Gialle hanno sequestrato beni per un miliardo e 300 milioni a circa 220 aziende, legate alla criminalità organizzata, mentre sono mille i soggetti denunciati per riclicaggio e 300 le persone alle quali è stato contestato il reato di autoriclaggio. Per quanto riguarda le truffe, acquisiti dalla Guardia di Finanza 41 milioni di prodotti con marchi contraffatti e sono stati denunciati più di 5mila soggetti (98 dei quali arrestati) per frode alle risorse pubbliche.
Complessivamente, nei primi cinque mesi dell’anno i responsabili di reati contro la pubblica amministrazione sono stati 1850 e 118 di essi sono stati arrestati. Infine, gli uomini della Gdf hanno sequestrato 6 tonnellate di droga (arrestando 748 persone) e arrestato 33 scafisti.
“La Guardia di Finanza, istituzione di secolari e gloriose tradizioni, ha sempre posto in risalto il proprio ruolo peculiare nelle vicende storiche del Paese, affermandosi quale insostituibile presidio della legalità e fedele garante dell’interesse pubblico, dei cittadini e delle imprese” ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato a Giorgio Toschi, Comandante Generale della Guardia di Finanza, in occasione dell’ anniversario della fondazione del Corpo.
A gennaio 2016, il rapporto dell’istituto di ricerca di Eurispes, ripreso dall’International Business Times, parlava di un PIL italiano ‘sommerso’ pari a circa 540 miliardi, una “cifra enorme se si tiene conto che il PIL ufficiale ammonta invece a 1.500 miliardi di euro” e che non contava al suo interno il giro di denaro proveniente dall’economia criminale.
L’Evasione in Europa Volendo allargare il calcolo dell’evasione fiscale a tutta l’Europa e non relegarlo all’interno dei nostri confini nazionali, sempre a gennaio 2016, si parlava di circa mille miliardi di euro, di cui 150 per elusione, cioè tramite tentativi “formalmente ineccipibili” di sottrazione del capitale al fisco. Secondo il Tax Research di Londra, è l’Italia ad avere la percentuale più alta tra il rapporto tra il nero e il PIL (circa 27%). Sotto di noi, vi sono Belgio e Spagna, entrambe con il 22%, Germania (16%) ed infine Francia e Gran Bretagna, rispettivamente con il 15 e 12%.
Laurea magistrale in Storia contemporanea presso L'Università degli studi Roma tre. Master di primo livello I mestieri dell’Editoria, istituito da “Laboratorio Gutenberg” di Roma con il patrocinio del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale presso “Università Sapienza di Roma”. Dopo la laurea ho svolto uno stage presso Radio Vaticana, dove ho potuto sperimentare gli infiniti linguaggi della comunicazione.
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