“Onore a chi ci protegge, uomini e non..” . E’ uno tra i tanti pensieri che sono stati postati su twitter – l’hashtag è #jesuisunchien e il riferimento diretto a quel “Je suis Charlie” divenuto virale dopo l’attentato del 7 gennaio scorso al giornale francese ‘Charlie Hebdo‘ – in ricordo di un caduto, per mano dell’Isis, molto speciale. Si chiamava Diesel, e aveva sette anni, il pastore belga che affiancava le ‘teste di cuoio’ nelle loro azioni più pericolose. Come quella di stanare i terroristi, e i suoi fiancheggiatori, che esattamente una settimana fa a Parigi facevano strage di innocenti inermi, rei di avere scelto di trascorrere una serata spensierata fuori casa e in compagnia.
Diesel era un cane d’assalto dei Raid, Recherche Assistance Intervention Dissuasion, l’unità speciale e d’intervento della polizia francese che all’alba di mercoledì scorso ha fatto irruzione in un appartamento del distretto di St. Denis dove erano asserragliati i terroristi dell’Isis. E’ stato lui, anzi lei, ad aprire la strada ai suoi compagni ed è stata la prima, e fortunatamente l’unica, a soccombere sotto il fuoco nemico. Il suo sacrificio è valso la salvezza dei 10 agenti che hanno fatto irruzione con lei nel covo individuato, sembra, attraverso un cellulare ritrovato in un cestino della spazzatura. Diesel è morta per le ferite causate dall’esplosione della cintura della kamikaze, la cugina di Abdelhamid Abaaoud la ‘mente’ degli attacchi di venerdì 13 nella Capitale, che per non consegnarsi ha innescato il detonatore, sperando anche che il suo sacrificio potesse fare vittime tra i poliziotti francesi. A rendere la storia del pastore belga ancora più commovente è poi la sua scelta di andare a morire accanto al suo padrone.
Non è rientrato nei conteggi delle vittime, ma per il web è un eroe. La sua morte è stata annunciata dalla polizia francese con un tweet: “I cani d’assalto e di ricerca esplosivi sono indispensabili nelle missioni degli operatori del #Raid”, hanno scritto i suoi compagni di lavoro. E, subito, il popolo di internet ha voluto rivolgere un pensiero utilizzando l’hashtag #jesuisunchien.
Come ha scritto qualcuno: non tutte le persone sono eroi, ma non tutti gli eroi sono persone. E Diesel, che era solo un cane, ne è la conferma.
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
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