Julie Andrews: praticamente perfetta sotto ogni aspetto

Julia Elizabeth Wells, in arte Julie Andrews, ha fatto della sua carriera un capolavoro: bambina prodigio e voce lirica con l’estensione di quattro ottave, la prima volta che appare sul grande schermo vince l’Oscar, esattamente il 6 aprile di 42 anni fa, interpretando l’iconico personaggio di Mary Poppins, accanto al co-protagonista Dick Van Dyke (nei doppi panni di Bert e del direttore della banca Mr. Dawes Senior).

Julie Andrews, “praticamente perfetta sotto ogni aspetto”.  Strano pensare che vi sia stato un momento nella carriera di Julie Andrews in cui il suo talento, così grande, così evidente, non fu riconosciuto: eppure, l’attrice non fu scelta, come era invece naturale, per interpretare la fioraia Eliza Doolittle anche nella trasposizione cinematografica del musical ‘My Fair Lady’, parte che poi andrò ad Audrey Hepburn.

Il produttore del film, Jack Warner, preferì alla Andrews, che non era ancora mai apparsa sul grande schermo, un’attrice come la Hepburn, che rappresentasse una garanzia al botteghino. La cosa suscitò infinite polemiche, tanto da indurre Audrey a rifiutare in prima battuta la parte. Stessa cosa fece Cary Grant, interpellato per la parte del professor Higgins, che però, al contrario della collega, non ci ripensò, e Rex Harrison conservò il suo ruolo sia a Broadway sia al cinema.

La Hepburn fece del suo meglio ma non avendo la stessa capacità vocale di Julie Andrews, nonostante i suoi sforzi, dovette essere doppiata nelle parti canore. Alla fine, il film vinse il premio Oscar come miglior film, ma, e fu un bello schiaffo morale non tanto per Audrey quanto forse per il produttore malfidato, la Andrews vinse l’Oscar come miglior attrice protagonista nello stesso anno, con ‘Mary Poppins’.

Maestra nel coniungare l’eleganza in tutte le sue forme, recitazione e canto, un anno dopo, nel 1965, interpreta il ruolo che la farà entrare di diritto nell’Olimpo di Hollywood. In ‘Tutti insieme appassionatamente’, musical prodotto dalla 20th Century Fox, la Andrews diede prova dei suoi molteplici talenti, anche se non vinse una statuetta (ma si guadagnò una nomitation e il secondo Golden Globe).

Meno conosciuto ai fan non proprio accaniti (insomma, qualcuno al mondo dovrà pur esserci), rimane forse lo spettacolo teatrale ‘Victor Victoria’, accolto piuttosto tiepidamente dalla critica ma molto positivamente dal pubblico, che in ogni caso fa avere alla Andrews una nomitation ai Tony, l’equivalente degli Oscar per il teatro, come miglior attrice protagonista.

L’adattamento di ‘Victor Victoria’ rappresenta l’ultima collaborazione tra la Andrews e il secondo marito, il regista Blake Edwards, ma anche un punto drammatico e cruciale nella carriera dell’attrice/cantante che, dopo la fine dell’ultima rappresentazione della serata, nel 1997, venne sostituità da Liza Minelli per sottoporsi a un’operazione alla gola: l’intervento andrà male e Julie, che non riacquistò mai più la capacità di cantare come prima, fece causa al chirurgo Scott Kessler per 20 milioni di dollari.

Apparsa successivamente in moltissime pellicole e homevideo, tra cui commedie per famiglie come ‘Pretty Princess’, a fianco di una giovanissima Anna Hathaway, ricordando la sua carriera, dirà: “Avevo diciannove anni quando sono salita su un palcoscenico a Broadway, e da allora, praticamente non sono più scesa”.