La Juventus vince il sesto Scudetto di fila. Vincendo 3-0 in casa con il Crotone, i bianconeri hanno mantenuto quattro punti di vantaggio sulla Roma, assicurandosi di non poter essere più raggiunti all’ultima giornata.
Come detto, la squadra di Allegri è campione d’Italia per la sesta volta consecutiva: una striscia vincente così lunga non si era mai vista in Italia. Il primato battuto ieri era detenuto sempre dalla Juventus, nel Quinquennio d’oro dal 1930 al 1935.
“Bisogna fare i complimenti in primis a quei giocatori che hanno vinto i sei scudetti di fila”, commenta il tecnico Massimiliano Allegri: “Sono loro che entrano nella storia”. “E alla società, che assieme alla squadra ha fatto cose straordinarie”.
Marotta dice che la permanenza in bianconero dipende da me? Dipende da entrambi: io sono molto contento di essere alla Juve. Ora dobbiamo focalizzarci sul giocare, e possibilmente vincere, la finale di Cardiff.
Vinta la Coppa Italia e vinto lo scudetto, la Juve resta in corsa per il triplete: il prossimo 3 giugno, al Millennium Stadium di Cardiff, si giocherà la finale di Champions League contro il Real Madrid. L’impresa di vincere nella stessa stagione campionato, coppa nazionale e Champions è riuscita una sola volta a una squadra italiana, all’Inter, nel 2010.
“Abbiamo scritto delle belle pagine che entrano nel libro della storia del calcio”, ha commentato Gigi Buffon.
Vincere non è mai facile: al di là delle parole che si dicono, stare in alto è sempre sinonimo di sacrificio e abnegazione da parte di tutti.
Quarant’anni il prossimo gennaio, Buffon è l’unico giocatore della Juventus ad aver vinto tutti e sei gli scudetti da protagonista. Occupa la porta bianconera dal 2001, è capitano della Juve dal 2012 e della nazionale dal 2010.
Per la sesta stagione consecutiva, quindi, la Juventus si è dimostrata imbattibile, sottolineando una volta di più – non ce n’è più bisogno, ma tanto vale – la distanza siderale che la separa dalla concorrenza. La serie A sembra aver imboccato la china della Ligue 1 francese di qualche anno fa, quella dei sette titoli di fila vinti a spasso dal Lione, prima che i petrodollari degli emiri cambiassero le carte in tavola.
Prima che la serie A si riappropri dell’etichetta di “campionato più bello del mondo”, è urgente un esame di coscienza da parte di Roma e Napoli, che con le loro sbavature, imprecisioni, dimenticanze e vere e proprie amnesie hanno asfaltato la strada del trionfo alla Juventus. Tanto a Roma quanto a Napoli, la concretezza che serve per andare fino in fondo è sembrata ancora una volta roba dell’altro mondo.
Dal resto della classifica arriva comunque una buona notizia per il Crotone: l’Empoli ha perso 1-2 con l’Atalanta, che ha messo in cassaforte quinto posto e storica qualificazione in Europa League, rendendo inutile il 3-0 del Milan con il Bologna. Questo vuol dire che il Crotone può ancora salvarsi all’ultima giornata, dando un senso alla cavalcata delle ultime settimane. I toscani sono sicuri di salvarsi se vinceranno (e contro il Palermo già in B non dovrebbe essere impossibile), ma se ciò non dovesse accadere i calabresi potrebbero riuscire a mettere a segno il colpo ad effetto. Chi non rischia più è il Genoa, che ha battuto il Torino 2-1. Ma il presidente Enrico Preziosi, in un’intervista a Radio anch’io sport, ha fatto capire di voler lasciare. “Sono contento per i tifosi”, ha detto, “ma per quanto mi riguarda ci sono tutte le basi per potermi ritirare, ho anche problemi di salute”.
Il problema sarà di trovare qualche serio acquirente o una società che ha interesse a portare avanti il progetto. Se ci saranno opportunità le valuterò seriamente.
Al Crotone per salvarsi potrebbe bastare un pareggio, se l’Empoli perdesse: la differenza reti negli scontri diretti gioca a favore dei calabresi in caso di arrivo a pari punti. Ma dovranno vedersela con la Lazio, quindi la strada è in salita, e come già detto non dipende tutto da loro.
La Lazio è arrivata in forma smagliante a fine stagione (così come il Crotone), ma ieri ha perso 1-3 nel posticipo con l’Inter. Più del risultato in campo, però, ha fatto parlare l’omaggio dedicato dagli Irriducibili a Francesco Totti. “Hai raggiunto un traguardo che merita rispetto”, hanno spiegato gli ultras laziali in una lettera aperta pubblicata su Facebook: rispetto “che non hai ricevuto né dai tuoi tifosi né dalla tua società e questo, te lo diciamo sinceramente, ci dispiace. Noi non avremmo mai permesso che un giocatore come te venisse trattato così”.
F.M.R.
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