Oil containment efforts are seen at thel site of the Deepwater Horizon oil spill in the Gulf of Mexico, Sunday, July 11, 2010. (AP Photo/Gerald Herbert)
La British Petroleum paghi per la ‘Marea Nera’. Un giudice federale ha stabilito un risarcimento di 20 miliardi di dollari per la fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico avvenuta nel 2010.
L’incidente alla piattaforma petrolifera Deepwater Horizon di proprietà della BP, ancora oggi il disastro ambientale più grave della storia americana ha provocato la morte di undici operai e danni incalcolabili alla flora e alla fauna del Golfo del Messico, nel quale barili di petrolio hanno continuato a galleggiare davanti alle coste di Florida, Alabama, Missisipi, Lousiana e Texas.
Nel 2012 La British Petroleum si era dichiarata colpevole degli undici capi d’accusa per negligenza o colpa, di non aver rispettato il Clean Water Act, prima legge federale che si occupi di inquinamento dell’acqua, e del reato di ostruzione al Congresso. La Bp aveva così raggiunto un accordo di massima con il governo federale di Washington per la cifra di 18,7 miliardi di dollari.
«Bp sta ricevendo la punizione che merita per i danni causati all’ambiente e all’economia della regione del Golfo» aveva commentato a luglio il ministro della Giustizia statunitense, Loretta Lynch.
«Questo dovrebbe indurre sia la compagnia che i suoi colleghi a prendere tutte le misure necessarie per garantire che niente del genere accada di nuovo», aveva aggiunto.
P.M.
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