Il parlamento britannico ha detto sì allo Stato palestinese
Dopo la Svezia anche la Gran Bretagna, forse, riconoscerà lo Stato di Palestina. Cresce, dunque, il fronte dei Paesi favorevoli all’idea di una Palestina autonoma ed indipendente. E da Israele fanno sapere che la prospettiva non piace per nulla.
L’House of Commons
Il parlamento britannico, infatti, ha approvato ieri, con 274 voti favorevoli e 12 contrari, una mozione con cui i deputati dell’House of Commons chiedono all’esecutivo britannico di “riconoscere lo Stato palestinese al fianco dello Stato di Israele“ come “contributo per assicurare la soluzione negoziata dei due Stati” nella regione. La mozione ha carattere non vincolante e questo spiega perchè, al contrario della Svezia (nel paese scandinavo la decisione è stata assunta direttamente dal governo ed è risultata, quindi, immediatamente operativa), non si può dare per scontato il riconoscimento da parte della Gran Bretagna.
Un David Cameron in forte difficoltà
Del resto, il voto di Westminster ha sì ottenuto un sostegno bipartisan tra le varie forze politiche ma ha anche registrato l’assenza della maggioranza dei deputati e lo stesso premier, David Cameron, e, con lui, altri ministri, hanno preferito astenersi. Non c’è dubbio, comunque, che la mozione votata dai deputati abbia una forte valenza politica, oltre che simbolica. E di questo anche Cameron dovrà tener conto, nonostante il premier si sia affrettato a dichiarare che il voto non avrebbe cambiato la sua politica in Medio Oriente. Non mancano contrasti anche all’interno dei laburisti ( e va ricordato che è stato proprio un deputato laburista, Graham Morris, a presentare la mozione non vincolante) tra chi condivide il documento, come il leader Ed Miliband, e chi è decisamente critico.
Il leader laburista, Ed Miliband
A Tel Aviv, dopo aver già aspramente criticato il voto svedese della scorsa settimana, non hanno decisamente preso bene l’iniziativa dei parlamentari britannici e i primi, caustici, commenti non hanno tardato ad arrivare: “questo voto mina le possibilità di pace del Paese“, ha fatto sapere il governo israeliano. “Un riconoscimento internazionale prematuro manda ai dirigenti palestinesi l’allarmante messaggio che possono sottrarsi alle scelte difficili che le due parti devono fare, in vista di una vera pace“, ha commentato il ministro degli Esteri di Tel Aviv attraverso una nota diffusa in nottata.
Il ministro degli Esteri israeliano, Avigdor Lieberman
Sul fronte opposto, per il portavoce dell’Olp il voto del parlamento inglese “manda un chiaro messaggio al governo britannico, darà forza a chi in Europa chiede il riconoscimento della Palestina e creerà le basi per la comunità internazionale per consentire al popolo palestinese parità legale e diritti“.
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