La maison Ferrè abbassa il sipario. Esce di scena un altro pezzo del Made in Italy

Fondato nel 1978 dal maestro-stilista Gianfranco Ferrè, il marchio della grande maison di moda chiude i battenti ed esce dal mercato.

I rumors della notizia aleggiavano già da circa una decina di giorni sulla patinata e famosa rivista di moda Vogue Italia, ebbene si. La casa di moda tra le più famose al mondo “manterrà solo le licenze già in essere”, come annunciano ai sindacati i componenti del Paris Group Dubai, la società proprietaria del marchio italiano.

L’azienda ci ha detto ufficialmente che intende disinvestire completamente in Italia, che l’attività per quanto li riguarda è cessata e che manterranno solamente il rapporto con le licenze che hanno già da tempo”, ha detto Roberto Guarinoni della segreteria Filctem-Cgil di Bologna. “Non li vediamo come interlocutori per una possibile salvezza. Ci hanno risposto che potranno anche valutare l’ipotesi di cessione del brand in futuro, ma oggi non ci sono i presupposti”.

Stop quindi agli investimenti in Italia, licenziamenti e addio ad  di un altro pezzo del made in Italy. La notizia è triste e di certo nessuno si aspettava una fine del genere per un grande maestro della moda italiana che ha fatto storia, e che continua a farla, nonostante il suo fondatore sia scomparso da 7 anni.

D’altronde dalla morte nel 2007 dello stilista, a causa di una emorragia cerebrale, la maison aveva perso la sua vera anima, quel cuore pulsante di un architetto-stilista appassionato del suo lavoro, delle sue creazioni e della vita regalate a quel fashion system di cui tutti parlano ma che in pochi conoscono realmente. Nessuno degli stilisti ed art directors che gli sono succeduti è riuscito a prendere in mano la situazione ed attivare un percorso innovativo per mantenere all’altezza l’azienda ed il marchio Ferrè. Così piano piano la decadenza progressiva: dal 2002 la cessione del marchio a Tonino Perna, la chiusura della storica sede di Via Pontaccio, il trasferimento degli uffici direzionali, gli investimenti nulli e le vendite sempre più in ribasso.

L’indimenticabile camicia bianca rivisitata dal maestro come scultura architettonica, i pantaloni e le linee eleganti e pulite, i colori neutri e a contrasto, la moda che fece tendenza negli anni ottanta, rimaranno comunque sempre nell’immaginario di quello che è stato e che sarà sempre lo stile Gianfranco Ferrè.