Tutti giovani e più della metà sono donne. Dopo il suo trionfo alle primarie del Pd Matteo Renzi, nuovo segretario del Partito, per una intera giornata cittadino romano, annuncia la sua squadra a Sant’ Andrea delle Fratte. Un ricambio soprattutto generazionale.Uno per uno, ecco i membri della segreteria che accompagneranno il lavoro del nuovo segretario del PD.
Luca Lotti: classe1982. Già capo dello staff del presidente della Provincia è l’ attuale capo di gabinetto del Comune di Firenze. Alle elezioni politiche del 2013 viene eletto deputato della XVII Legislatura della Repubblica Italiana nella circoscrizione XII Toscana per il Partito Democratico, siede in Commissione Difesa. Con un passato da capo segreteria di Renzi, oggi deputato del Pd, è stato nominato, dal nuovo segretario del Partito Democratico, responsabile dell’ organizzazione del partito.
Filippo Taddei: bolognese, classe 1976, di professione macroeconomista. È sposato e ha tre figlie. Insegna alla Johns Hopkins University – School of Advanced International Studies (SAIS) di Bologna ed è research fellow del Collegio Carlo Alberto. Ha conseguito il Ph.D in Economics alla Columbia University e la Laurea all’ Università di Bologna. Si occupa della relazione tra il mercato del credito e l’ economia reale. Nel 2012-13 ha ricevuto la Lamfalussy Fellowship dalla Banca Centrale Europea. E’ stato nominato, dal nuovo segretario del Pd, Matteo Renzi, responsabile Economia.
Davide Faraone: classe 1975, ha mosso i primi passi in politica da giovane ed è stato segretario a Palermo dei Democratici di Sinistra. Nel 2001 è stato eletto consigliere comunale a Palermo con 1550 voti, venendo riconfermato nel 2007 con più di 3000 preferenze. A Palazzo delle Aquile, si è distinto per le battaglie condotte sulla trasparenza degli atti amministrativi e nelle aziende partecipate, denunciando numerosi scandali che hanno visto coinvolta l’ amministrazione attiva e le aziende partecipate. E’ nella nuova segreteria con incarico al welfare e scuola del Partito Democratico guidato da Matteo Renzi.
Francesco Nicodemo: 35 anni, napoletano, comunicatore e blogger di grido sul sito de L’ Espresso con PanicoDemocratico e molto seguito su Twitter, Nicodemo è di quelli della primissima Leopolda. Nominato alla comunicazione nella nuova segreteria del Partito Democratico di Matteo Renzi.
Stefano Bonaccini: classe 1967 a Modena, sposato con due figlie, dall’ ottobre del 2009 segretario regionale del Partito Democratico in Emilia-Romagna. Si è avvicinato alla politica alla fine degli anni ’80. Dal 1999 al 2006 è stato assessore al Comune di Modena con delega ai lavori pubblici, al patrimonio ed al centro storico. Nel 2007 è stato eletto segretario provinciale del PD modenese. Alle amministrative del 2009, è stato eletto consigliere comunale a Modena, carica che ha ricoperto fino a giugno 2010, dopo esser stato eletto consigliere regionale dell’ Emilia-Romagna. Considerato il braccio destro della campagna elettorale di Matteo Renzi, è stato nominato dal nuovo segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, responsabile agli enti locali.
Maria Elena Boschi: classe 1981, avvocato e renziana della prima ora. Volti della sfortunata battaglia contro Bersani. Membro del CdA di Publiacqua, è membro della direzione del Partito Democratico di Firenze. Ha sostenuto la candidatura di Matteo Renzi. Eletta alla Camera è alla sua prima legislatura. Nominata alle riforme della nuova segreteria del Partito Democratico guidato da Matteo Renzi.
Marianna Madia: classe 1980. Parlamentare del Pd alla seconda legislatura. Membro della commissione Lavoro di Montecitorio. Renzi l’ ha nominata responsabile del Lavoro.
Federica Mogherini: classe 1973. Deputata alla seconda legislatura. Membro della commissione Affari esteri. Renzi l’ ha scelta per settore Affari esteri e internazionali.
Debora Serracchiani: classe 1970. è un avvocato e politica italiana, presidente della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia dal 22 aprile 2013, è stata deputata al Parlamento europeo per il Partito Democratico dal 2009 al 2013. Il 21 marzo 2009 tiene un applauditissimo intervento di 13 minuti all’ Assemblea dei Circoli del PD[2], attaccando molte decisioni prese dalla dirigenza del partito e guadagnandosi un’ improvvisa notorietà nazionale e internazionale. Renzi l’ ha nominata responsabile Infrastrutture del Pd.
Chiara Braga: classe 1979. È stata eletta per la prima volta alla Camera dei deputati alle elezioni del 2008, nelle liste del Partito Democratico nella Circoscrizione Lombardia 2. Nel dicembre 2012 si è candidata alle primarie per la scelta dei candidati parlamentari del PD in vista delle elezioni del 2013, risultando la prima classificata in provincia di Como, davanti all’ ex deputato Mauro Guerra, e venendo quindi poi nel febbraio 2013 rieletta deputata. Renzi l’ ha voluta al dipartimento Ambiente del Pd.
Pina Picierno: classe 1981. Al secondo mandato parlametare. Alle elezioni del 2008 è stata eletta alla Camera dei deputati. Dal 9 maggio 2008 ricopre l’ incarico di ministro-ombra per le Politiche Giovaniliall’ interno del governo ombra del Partito Democratico. Nel febbraio 2013 è stata ricandidata dal Partito Democratico alle elezioni politiche per il rinnovo della Camera dei Deputati nella circoscrizione Campania 2 risultando nuovamente eletta. Ha rischiato di diventare la presidente della Commissione Antimafia e Renzi l’ ha promossa sul campo affidandogli il dipartimento legalità del Partito.
Lorenzo Guerini: classe 1966, è il nuovo portavoce. è il più anziano della squadra renziana. Due volte presidente della provincia di Lodi è stato eletto alla Camera dei Deputati nell’ ultima tornata elettorale. E’ il nuovo Portavoce.
Il sindaco di Firenze in conferenza stampa ha fatto anche alcune precisazioni importanti. Ad esempio, che non si dimetterà dalla carica di primo cittadino.
Sull’ipotesi di far cadere il governo, poi, ha ribadito ciò che aveva già detto ieri sera a caldo: “Il ritiro della fiducia al governo non è all’ordine del giorno. È arrivato il momento di fare le cose sul serio. Il punto non è far cadere il governo ma farlo lavorare affinché il governo ottenga i risultati e dia risposte”.
Niente braccio di ferro con i gruppi parlamentari. “Non sono preoccupato che ci siano tensioni con i gruppi: questi hanno il dovere di discutere e dialogare” con il partito. Quanto a possibili rischi per l’unità del Pd, il neo segretario li ha esclusi. “Cuperlo ha detto cose belle, lavoreremo insieme, non c’è rischio per l’unità del partito, lavoriamo insieme perché i risultati arrivino”.
Cosa chiederà, invece, per prima ad Enrico Letta. “L’ho detto per tutta la campagna elettorale: un piano per il lavoro, il taglio ai costi della politica, un’idea nuova di Europa. Sono tre cose. La uno, la due, la tre. Scelga lei. Faccio come Mike Bongiorno, che purtroppo manca a tutti noi”. Con il presidente del Consiglio Matteo Renzi si è poi incontrato a Palazzo Chigi.
Il neo eletto ha ricevuto i complimenti e gli auguri per il successo riportato nelle primarie, con quasi il 70 per cento delle preferenze, anche dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
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