Essere o non essere, questo il titolo della personale di Giulio Paolini allestita al Macro di Roma dal 29 novembre 2013 al 9 marzo 2014.
La mostra, a cura di Bartolomeo Pietromarchi, comprende quattordici opere di Giulio Paolini, di cui tredici concepite tra il 1987 e il 2013 e una, L’autore che credeva di esistere (sipario: buio in sala), realizzata appositamente per il museo romano. Un sottile filo rosso lega tra loro le diverse composizioni, l’ambiguità tra la presenza-assenza dell’artista.
“Chi firma un quadro o un’opera è un abusivo”.
Così soleva dichiarare Paolini, genovese di nascita ma torinese d’adozione, che nel 1967, con l’opera Giovane che guarda Lorenzo Lotto, scardina i moduli della rappresentazione e offre allo spettatore nuovi percorsi di fruizione.
La produzione dell’artista, che nel dare corpo alla sua personale estetica si serve degli strumenti più disparati (fotografia, calco in gesso, collage, disegno), è connotata da un’analisi costante dell’a-temporalità e dei processi propri della dimensione artistica: i lavori esposti, da Delfo IV a Contemplator enim, da Big Bang a Black Out, rappresentano altrettanti esiti di una ricerca autentica e coerente.
Giulio Paolini. Essere o non essere
Dal 29 novembre 2013 al 9 marzo 2014
Macro – Via Nizza 138, 00198 Roma
Info tel. 06.671070400
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