Se a lavoro sei particolarmente stressato, porta con te il tuo cane e vedrai che tutti saranno più contenti e produttivi. Tu per primo. Una ricerca condotta un paio di anni fa dalla Virginia Commonwealth Universityed su un nutrito gruppo di dipendenti di un organizzazione dedicata ad acquisto e vendita di oggetti pregiati aveva evidenziato che la presenza del proprio cane in ufficio migliora il benessere del dipendente e del gruppo, e la produttivita’. Anche in Italia si comincia a guardare a quello che in America comincia ad essere non piu’ un semplice esperimento. A Milano, al quarto piano del famoso grattacielo Unicredit di piazza Gae Aulenti, e’ stata creata un’apposita “Dog Room” per ospitare gli animali d’affezione dei propri dipendenti. L’accesso è a turno e a fare la fila sono in tantissimi. E’ la prima banca ‘Pet friendly‘. Ma capofila in Italia, con il progetto Pets at Work Alliance che esiste ormai da molti anni, è stata la Purina, societa’ che produce alimenti per cani e gatti: nella sede centrale di Assago (Milano) e poi anche gli uffici del centro produttivo di Portogruaro (Venezia) si può andare al lavoro con il proprio animale da compagnia. I benefici non sono pochi. Una ricerca condotta dall’University of Lincoln (UK) ha messo in luce come le persone che portano spesso il proprio cane in ufficio siano più soddisfatte (+22%) delle loro condizioni di lavoro rispetto a chi lo lascia a casa. Ad aumentare sono anche la concentrazione sul proprio lavoro (+33,4%), la dedizione (+16,5%), la soddisfazione nella gestione casa-lavoro (+14,9%) e la qualità di vita lavorativa (+16,9%). Migliorare i luoghi di lavoro, creare spazi sociali, il nido per i figli dei dipendenti, rispettare le diversità, essere inclusivi. E’ importante per le aziende che l’ufficio o la fabbrica siano un posto socialmente etico. La sede centrale della Cariparma, ora Crédit Agricole Italia S.p.A, a Parma, offre ai suoi dipendenti altri benefit non meno interessanti: un servizio di lavanderia e assistenza all’autovettura di proprieta’ parcheggiata all’interno dello spazio aziendale, incluso il cambio gomme quando la normativa prevede l’obbligo di montare le invernali, e relativo stoccaggio in deposito del treno sostituito. Insomma, aumentare la soddisfazione lavorativa non e’ poi cosi’ difficile. Basta la buona volonta’ (del datore di lavoro) di adottare qualche semplice intervento organizzativo per vedere le persone (i suoi dipendenti) piu’ comunicative e collaborative, piu’ interessate a quello che fanno, fiduciose nei confronti dei propri responsabili. Se si vuole aggiunge un “plus” e rendere ancora più positivo l’ambiente lavorativo, creare un senso di fiducia tra dipendente e responsabile è la chiave per far raggiungere ai lavoratori un senso di soddisfazione e per percepire il lavoro non come qualcosa di obbligatorio, ma come qualcosa di appagante. Senza contare che i dipendenti felici sono anche meno disposti a cercare un’altra occupazione o a lasciarla a seguito di nuove offerte di lavoro: in un mondo in cui i lavoratori sono risorse valide e indispensabili è bene fare il possibile per creare le migliori condizioni lavorative al fine di evitare un alto turnover. D.B.