Un’altra serata da grande Lazio in Europa, con lo Stoccarda reso impotente e castigato con una rete per tempo in Germania. La Petko-Lazio in Europa League non tradisce mai e continua la sua brillante marcia immacolata ed ora i Quarti di finale sono ad un passo, ad onta della pesante sanzione inflitta dall’Uefa con due partite casalinghe da disputarsi a porte chiuse, salvo sconti. Proprio per questo motivo, era fondamentale assicurarsi un risultato di tutta tranquillità già all’andata a Stoccarda. Così è stato nonostante, vuoi per scelte tecniche vuoi per indisponibilità assortite, Petkovic abbia fatto massiccio utilizzo del turnover. L’undici prescelto, pur presentando alcune pecche, come Pereirinha che ha confermato anche in una serata tutto sommato positiva di non avere il passo dell’esterno basso ( ma neanche la capacità di arrivare sul fondo a crossare di un’ala) o i due centrali ( Ciani, ammonito per un’evitabile leggerezza, salterà il ritorno) o Kozak ( a questi livelli, meglio partire subito con Floccari), ha fornito una prestazione di grande spessore, rischiando pochissimo ( e sempre per errori propri dovuti a disattenzioni, mai per soggezione nei confronti dell’avversario) e costruendo un numero considerevole di palle-gol. Bene tenuta e personalità del centrocampo che, seppur inedito, ha retto benissimo tenendo, sin dall’inizio, il pallino e costringendo i tedeschi a correre a vuoto per larghi tratti dell’incontro. Di pregevole fattura, poi, le due segnature: bravo Pereirinha ad insistere e a servire Ederson che proteggeva il pallone con movimenti da attaccante consumato per poi battere a sorpresa di prima intenzione un Ulreich non impeccabile per l’1-0 al 21’. Ma ancora più bello il raddoppio all’11’ della ripresa di un Onazi scatenato che, partito dal cerchio della metà campo, s’involava verso la porta, superando due tentativi di chiusura e resistendo al ritorno alla disperata dell’ultimo difensore biancorosso, mantenendo la lucidità per colpire con un morbido esterno ad anticipare Ulreich per il definitivo 2-0. Peccato per le occasioni fallite nel finale da Candreva e Lulic che avrebbero reso il punteggio ancora più rassicurante. Lo Stoccarda? Non pervenuto il grande ex, Federico Macheda, molti più problemi ne ha creati il giapponese Okazaki, due volte vicinissimo alla rete nel primo tempo ( una prodezza di Marchetti e un gol divorato di testa) e ancora pericoloso nella ripresa ( una sua bella girata da dentro l’area si perdeva di poco a lato). Ma sempre su disattenzioni difensive e su mischie. Ed è su quest’aspetto che Petkovic dovrà ancora lavorare parecchio: l’impermeabilità difensiva della Lazio è ormai uno sbiadito ricordo e la squadra concede, ad ogni calo di concentrazione, una conclusione. Urgono il rientro di Biava e il recupero ad alti livelli di Dias. La missione è comunque compiuta, evitando al contempo le preoccupazioni di un difficile ritorno senza apporto del pubblico e senza consumare preziose energie in vista dell’ennesimo match-spareggio per la zona Champions contro una Fiorentina cui si deve rendere il 3-1 dell’andata al Franchi.
Per quanto riguarda l’altra italiana rimasta in lizza, verrebbe facile scrivere di una “pazza Inter” scesa in campo a Londra nella sua versione “Mr. Hyde”. In realtà, sarebbe molto più onesto dire che il Tottenham ha dimostrato di essere un complesso straordinario per compattezza, dinamismo e occupazione degli spazi. Il 3-0 finale è sin troppo stretto per gli uomini di Villas Boas( che sembra aver archiviato l’infelice esperienza al Chelsea), pur avendo sprecato, i nerazzurri, due ghiotte opportunità. Ma se Handanovic è stato il migliore in campo, unitamente al fuoriclasse gallese Bale, qualcosa vorrà pur dire. Comunque, se è vero che assistere ad una sconfitta di una compagine italiana fa sempre male, vedere in azione gli “speroni” ieri sera è stato uno spettacolo. L’Europa League ha, forse, trovato la sua favorita. Lazio, già capace di imbrigliare due volte gli inglesi, permettendo.
D.P.
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista con 17 anni di esperienza sia come giornalista che come consulente in comunicazione. Ha scritto di politica ed economia, sia nazionale che locale per diversi giornali napoletani. Da ultimo da direttore responsabile, ha fatto nascere una nuova televcisione locale in Calabria. Come esperto, ha seguito la comunicazione di aziende, consorzi, enti no profit e politici. Da sempre accanito utilizzatore di computer, da anni si interessa di internet e da tempo ne ha intuito le immense potenzialità proprio per l'editoria e l'informazione.
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