Life 120, il fenomeno Panzironi

Chi non vorrebbe vivere 120 anni, ovviamente in buona salute e con un corpo ancora in efficienza? C’è un signore che non è medico, ma è stato diffidato dall’Ordine della categoria per esercizio abusivo della professione. E’ un giornalista pubblicista ma è stato sospeso dall’Ordine del Lazio per essersi dichiarato giornalista scientifico.. Su di lui pesa anche una multa da 264 mila euro comminata dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) per aver trasmesso sul suo canale televisivo “informazioni pubblicitarie potenzialmente lesive della salute”. Anche l’Antitrust lo ha sanzionato (13 settembre 2018) con una multa di 476 mila euro. e nell’aprile di quest’anno ha avviato una nuova istruttoria non ritenendo abbia modificato in modo adeguato i programmi tv, attraverso i quali diffonde notizie ingannevoli sugli effetti terapeutici degli integratori della linea “Life 120”.

Si chiama Adriano Panzironi, classe 1972, sembra abbia scritto per Il Tempo, sia stato conduttore di un tg locale, abbia fondato una casa editrice e avviato un centro sportivo. Tra censure e condanne è riuscito domenica scorsa a riempire il Palaeur, a Roma, grazie alla partecipazione di 5 mila adepti, provenienti da tutta Italia, che non hanno voluto perdersi la kermesse di un giorno del nuovo guru delle diete che promette, come da titolo del libro, di vivere fino a 120 anni.

«Siamo qui per essere testimoni di una giornata storica, un evento epocale», dice la signora Mariangela spcificando che con questa «svolta, si scardina un sistema. Come quando è nato il M5S». Il paragone non poteva essere più calzante. Il 5 dei Pentastellati ricorre anche nelle predicazioni messianiche di Panzironi che parte da una certezza, anzi una fede: «Tutto quello che ci circonda è zucchero. I cinque mali del mondo sono bianchi: latte, riso, zucchero, sale e farina».

Il regime alimentare che secondo Panzironi farebbe invece miracoli, sconfiggendo diabete, Alzheimer e cancro, è l’opposto della dieta mediterranea: assolutamente niente carboidrati, né zuccheri, ma questo era già chiaro. Un regime alimentare  quindi che abolisce per sempre pane e pasta, che deve essere supportato però da una significativa presenza di integratori alimentari a base di proteine. Sui regimi dietetici proposti da Adriano Panzironi è intervenuta nel gennaio 2018 anche l’Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica, chiedendo al ministero della Salute di istituire di un’autorità di vigilanza che regoli e sanzioni il mercato delle diete propagandato attraverso i media e i social network. Più di recente hanno preso posizione le più importanti società della Nutrizione italiane, l’ADI,  l’ANSISA e l’ANDID nonché il ministro della Salute stigmatizzando il comportamento di questo personaggio.

L’ultima presa di posizione è firmata dalla Sid (Società italiana diabetologia) che invita le persone con diabete “a non abbandonare le terapie anti-diabete nell’illusione di poter ‘curare’ la malattia con dieta e integratori come promesso da alcuni personaggi televisivi. Si rischia di mettere a repentaglio la vita […] Ci sono tante persone in buona fede illuse da questo personaggio e c’è il rischio che altre, imbambolate dalle sue promesse, rinuncino a terapie collaudate per seguire come i topini del pifferaio magico questo personaggio. Si può andare incontro a conseguenze gravissime, fino alla morte (basti pensare al caso di un bambino con diabete di tipo 1 al quale i genitori dovessero decidere di sospendere l’insulina). Nel pieno rispetto della libertà di pensiero e di parola – conclude Francesco Purrello, presidente Sid – la Società italiana di diabetologia intende denunciare questo flusso di disinformazione e di fake news che può nuocere gravemente alla salute delle persone. Il marketing è una cosa, la medicina un’altra e a praticarla dovrebbero essere solo persone qualificate, non ‘orecchianti della professione’, pronti a strumentalizzare i risultati di ricerche serissime per sostenere tesi ascientifiche. Ma molto lucrose”.

A.B.