L’India annullerà tutti i bandi di gara vinti da Finmeccanica per forniture militari. Il gruppo industriale italiano è coinvolto in uno scandalo per tangenti pagate su una fornitura di elicotteri. Ma la decisione arriva due giorni dopo il rientro in Italia del marò Salvatore Girone, coinvolto insieme a Massimiliano Latorre nel caso dell’Enrica Lexie.
Sabato scorso, il ministero della Difesa di Nuova Delhi aveva già stracciato un contratto da 300 milioni di euro con Finmeccanica-Leonardo, relativo a una fornitura di siluri per i sottomarini indiani. La stampa italiana non crede alla coincidenza, anche perché quello stesso accordo era stato sottoscritto nel 2013, nei giorni in cui il governo allora guidato da Mario Monti decideva a sorpresa di riconsegnare i due marò alle autorità indiane. Un’inversione totale rispetto alle parole del ministro degli Esteri, Giulio Terzi, che si dimise in polemica con Monti. Anche allora si era gridato allo scambio fra la libertà dei militari e l’interesse del gruppo industriale, il cui azionista più importante, al 30,2%, è il ministero dell’Economia e delle Finanze.
La marcia indietro di Nuova Delhi prelude all’inserimento di Finmeccanica in una lista nera. L’iter è stato già avviato con la comunicazione al ministero della Giustizia. “Ovunque ci sia un’intenzione di acquisizione da parte di Finmeccanica e delle sue sussidiarie – fa sapere il ministro della Difesa indiano, Manohar Parrikar, all’agenzia PTI – le corrispondenti Richieste di presentare una proposta (RFP) da parte dell’India saranno revocate”. Ma “la manutenzione annuale e l’importazione di pezzi di ricambio” resteranno, se non si troveranno altri fornitori, per non compromettere la sicurezza nazionale. “Solo le nuove acquisizioni saranno bloccate”.
Lo scandalo che formalmente sta alla base dell’inclusione di Finmeccanica tra i “cattivi” risale al 2010: Finmeccanica pagò una tangente per assicurarsi un appalto da 560 milioni per dodici elicotteri Agusta Westland. Due mesi fa, l’ex ad di Finmeccanica Giuseppe Orsi, è stato condannato in appello a quattro anni e mezzo di carcere per corruzione internazionale e false fatturazioni. In primo grado era stato assolto. Per gli stessi capi d’accusa, l’ex ad di Agusta Westland Bruno Spagnolini è stato condannato a quattro anni di reclusione.
Tra gli accordi che salteranno, elencati dal Times of India, c’è una fornitura di cannoni Otomelara per quattro cacciatorpedinieri e sette fregate della Marina di Nuova Delhi. Società controllate da Finmeccanica erano in trattativa con il governo indiano anche per una fornitura di missili terra-aria a breve raggio, una di radar di sorveglianza aerea da montare su una portaerei in costruzione, e una collaborazione con l’azienda statale Bharat Dynamics per la produzione di protezioni anti-siluro.
Secondo l’analista Giorgio Beretta, dell’Osservatorio sulle armi di Brescia, contattato da ilFattoQuotidiano.it, “qualsiasi altro Paese, al posto dell’Italia, avrebbe sospeso le forniture belliche. Invece i governi Monti, Letta e Renzi non solo hanno continuato ad inviare all’India sistemi militari (per più di 328 milioni di euro) ma hanno addirittura autorizzato nuovi contratti (283 milioni): nei soli due anni del governo Renzi sono stati autorizzate esportazioni per quasi 145 milioni per forniture di armamenti di ogni sorta, aeromobili, navi da guerra, munizionamento e sistemi elettronici”.
F.M.R.
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