Non è più tutto cosi bello, facile e ricco per Fabio Fazio. Il tempo per lui sembrerebbe mettere al peggio. L’Autorità anticorruzione guidata da Raffaele Cantone, come anticipato da La Repubblica, avrebbe infatti bocciato l’accordo tra il conduttore e l’azienda pubblica. Ma non basta. Cantone vorrebbe che a fare luce sui contratti milionari che da anni Fazio percepisce dalla Rai, contratti di cui non ha mai beneficiato nessuno ma che a Fazio grazie alle sue sponsorizzazioni politiche in buona parte riconducibili al Pd, alla sinistra radical-chic e a funzionari maneggioni e schierati della Rete televisiva nazionale, sono sempre state concesse. Ma è proprio da un uomo del Pd che nelle ultime ore è arrivato il dossier-siluro che ora il capo dell’anticorruzione ha deciso di girare ai giudici contabili per valutare quanto emerso nel corso dell’istruttoria. Il deputato Michele Anzaldi, che presentò l’esposto così commenta la notizia: “La Corte dei Conti si pronunci presto per evitare che continuino eventuali danni erariali”. Una bella tegola, non c’è che dire.
“La decisione del presidente dell’Anac Raffaele Cantone di denunciare alla Corte dei Conti il contratto milionario di Fabio Fazio, riportata su Repubblica, conferma non soltanto la fondatezza dell’esposto che ho presentato lo scorso anno ma si spinge oltre chiedendo l’intervento dei giudici contabili. Ora la Corte dei Conti valuti di pronunciarsi prima possibile, in modo da evitare il perdurare di eventuali danni erariali a carico delle finanze del servizio pubblico, prima che inizi la prossima stagione televisiva”.
Lo scrive su Facebook il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi, autore dell’esposto da cui sono partiti gli accertamenti Anac sul contratto di Fazio. All’attenzione dell’Autorità, in particolare – a quanto si apprende – il rapporto tra entrate e uscite legate al contratto di Fazio e alla società di produzione dello stesso autore e conduttore di Che tempo che fa. Di qui la decisione dell’Anac di trasmettere la delibera alla procura della Corte di Conti per gli eventuali approfondimenti di competenza.
“E’ opportuno che sulla vicenda – prosegue Anzaldi – ci sia massima trasparenza. Il presidente della Vigilanza Fico chieda che il dossier venga messo a disposizione del Parlamento, che della vicenda si è occupato più volte nei mesi scorsi con audizioni e interrogazioni. Sul mega contratto milionario di Fazio i punti oscuri e discutibili sono molti: l’ingiustificato aumento di stipendio nel momento in cui venivano chiesti sacrifici e la stessa Rai aveva approvato una direttiva di tagli generalizzati, la durata del contratto che supera addirittura il mandato del prossimo Cda, l’assegnazione della produzione alla società costituita ad hoc dal conduttore, la questione del pagamento dei diritti del presunto format. Chi ha permesso che la Rai diventasse la casa dei privilegi di una piccola casta, coi soldi dei contribuenti, ora sarà chiamato a risponderne, come era chiaro fin dal giorno del blitz in cda per approvare quel mega contratto capestro”.
Imbarazzate ed ambigue le precisazioni della Rai guidata da Mario Orfeo.
“In merito a quanto pubblicato questa mattina dal quotidiano La Repubblica, Rai esclude che Anac abbia censurato il compenso di Fabio Fazio. L’Autorità ha invece riconosciuto, con riferimento al complesso dei rapporti tra Rai, Fazio e la società di produzione, che non sussiste alcun danno attuale cagionato all’erario”. E’ quanto sottolinea viale Mazzini in una nota. “La delibera Anac a cui fa riferimento l’articolo, che peraltro ha assunto le forme di una indicazione non vincolante – prosegue la nota -, è stata trasmessa alla Corte dei Conti in quanto organo istituzionalmente competente per il monitoraggio a consuntivo dell’andamento effettivo dei costi e dei ricavi del programma. Rai ribadisce dunque la correttezza dei suoi comportamenti, caratterizzati da lealtà e spirito di collaborazione riconosciuti dalla stessa Anac, e di aver portato avanti principi di corretta gestione finanziaria nel pieno compimento della sua missione di servizio pubblico”. Sui servizi di Fazio ci sarebbe molto da dire a cominciare dalle parcelle milionarie che riserva ad ospiti profumatamente pagati. Meglio se amici di cordata politica. Resta lo scandalo di un contratto assolutamente ingiustificato ed offensivo per quell’esercito di bravi professionisti che quel tipo di contratti per le proprie prestazioni non solo non lo hanno mai visto, ma nemmeno sognato.
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