Diciotto richieste di condanna per un totale complessivo di 30 anni di reclusione tra cui il senatore Denis Verdini. Stralciata invece la posizione di Marcello Dell’Utri, ex senatore di Forza Italia, che sarà giudicato da un’altra sezione del tribunale. E’ quanto richiesto dalla Procura di Roma nel processo alla P3, associazione di poteri forti che unisce politica e mondo degli affari in una rete di corruzione e clientelismo, denominata così dalla stampa come la prosecuzione degli obiettivi della più tristemente famosa loggia P2, di origine massonica, al centro delle inchieste delle più sanguinose stragi avvenute nel nostro Paese durante gli anni di Piombo, dalla bomba in Piazza Fontana (1969) all’attentato alla stazione di Bologna (1980).
I pm Rodolfo Sabelli e Mario Palazzi hanno chiesto nove anni e sei mesi di reclusione per l’imprenditore Flavio Carboni, otto anni e sei mesi per l’ex giudice tributarista Pasquale Lombardi e l’imprenditore Arcangelo Martino, quattro anni per Verdini. L’accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e violazione della Legge Anselmi del 1982, relativa alle associazioni segrete e allo sciogliemento della Loggia P2 (art. 18 della Costituzione). Tra gli scopi, secondo la Procura, condizionare il funzionamento degli organi costituzionali e “la realizzazione di una serie indeterminata di delitti di corruzione, abuso d’ufficio, illecito finanziamento dei partiti, diffamazione e violenze private”.
Ma richieste di condanna sono spiccate anche per episodi non direttamente collegati all’associazione a delinquere.In particolare l’ex coordinatore toscano di Forza Italia Massimo Parisi (1 anno), il legale rappresentante della società Ste Srl Pierluigi Picerno (1 anno), il presidente di un consorzio Pinello Cossu (2 anni), il presidente dell’Arpa Sardegna Ignazio Farris (1 anno). E ancora, il governatore della Sardegna ai tempi dei fatti Ugo Cappellacci (1 anno). E ancora, l’imprenditore Alessandro Fornari (2 anni), l’imprenditore Fabio Porcellini (1 anno e 6 mesi), i prestanome Giuseppe Tomassetti (1 anno), Antonella Tau (3 anni) e Maria Laura Scanu Concas (1 anno). Una multa da 10mila euro è stata poi chiesta per Stefano Porcu direttore di Unicredit. Per l’allora segretario per l’economia del governo Berlusconi Nicola Cosentino (1 anno e 6 mesi), per l’ex assessore regionale e oggi sindaco di Pontecagnano Ernesto Sica (1 anno e 6 mesi), per l’ex presidente della Cassazione Vincenzo Carbone (5 anni).L’assoluzione è stata invece chiesta per Marcello Garau dirigente del comune di Porto Torres.
L’indagine era partita a maggio del 2010 e si era conclusa un anno dopo, portando alla luce, attraverso intercettazioni, conti bancari e controlli incrociati, una serie di oscuri legami tra politica ed imprenditoria deviati e corrotti. Ora, a quattro anni di distanza, Palazzi e Sabelli hanno sottolineato come la prescrizione incomba su buona parte dell’impianto accusatorio, in gran parte dovuta al tempo necessario affinchè venissero ammesse in Aula le trascrizioni delle intercettazioni registrate nel corso dell’inchiesta.
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