I piedi parlano e rivelano molto su chi li usa. Dal modo in cui si presentano, la loro forma e la loro usura, si possono scoprire il portamento, il carattere ma anche i problemi fisici di una persona. Un piede grande fa pensare ad un personaggio solido, ben piantato. Esistono poi leggende metropolitane che insinuano proporzioni tra l’oggetto in corso di esame ed altre parti anatomiche maschili. C’è chi asserisce poi che gli uomini si capiscono dai piedi e che, addirittura, se si ritiene di poter avere a che fare con il tipo giusto, la prova del nove si può ottenere solo una volta tolti scarpa e calzino.
L’analisi, dito per dito, svela poi altre cose interessanti: se il suo dito mignolo si muove con grande facilità, allora ci troviamo davanti il classico Peter Pan! L’alluce, invece, se è molto più lungo delle altre dita indica che il nostro soggetto è estremamente intelligente e creativo. Ma se al contrario è un alluce corto, tranquilli, non è sinonimo di stupidità, anzi, indica una persona con grande capacità di organizzazione, in grado di gestire il lavoro di squadra!
Quando invece a prevalere sugli altri è il secondo dito, – allora l’uomo in questione ha una predisposizione alla leadership che però potrebbe essere soltanto una voglia di comandare. Se invece questo dito è corto significa che l’individuo vive bene in armonia con gli altri senza bisogno di imporsi. Il terzo dito è invece il termometro per l’energia e la capacità di successo: chi lo ha lungo è perfezionista e pronto per una carriera folgorante, chi lo ha corto sa apprezzare la vita e gli affetti.
Il quarto dito svela l’importanza che la famiglia e le relazioni hanno nella vita di una persona. Più lungo è il dito più l’uomo è attaccato alla famiglia, ai figli e alle relazioni affettive ed è anche un ottimo ascoltatore. Se invece il quarto dito è corto significa semplicemente che la famiglia non è poi così cruciale.
Del mignolo si è già detto, tranne il fatto che se immobile indica che l’uomo in questione sarà leale e fedele.
In realtà, c’è molto altro ancora che possiamo scoprire di una persona guardandole i piedi: piccoli, medi o giganti, ad ogni forma e misura corrisponderebbero, secondo alcuni studi riportati dal The Telegraph, caratteristiche specifiche.
Il più allarmante di questi studi? Secondo una ricerca condotta nel 2009 da un team di epidemiologi svedesi ci sarebbe un rapporto tra numero di scarpe e aspettativa di vita secondo la quale le più longeve risultano essere le persone che calzano una misura media, meno fortunati quelli con i piedi troppo piccoli o troppo grandi.
A vedersela peggio, secondo i ricercatori, sono le persone che portano il 5 (che corrisponde a un 38 per gli uomini): per loro l’aspettativa di vita è di 63-66 anni. Si va via via migliorando fino ai più fortunati che portano il numero 11, ovvero il 45 europeo, e che possono sperare di vivere fino a 82 anni, per poi ricominciare la discesa fino al 14: persona dal piede troppo grande per poter vivere oltre i 66, massimo 69 anni.
Se la ricerca ha poi spazzato via il falso mito del piede lungo come indice di virilità, uno studio pubblicato lo scorso anno, che arriva dalla Corea del Sud, guarda invece alle mani: i più dotati sarebbero infatti gli uomini con l’indice più corto dell’anulare. E per rimanere nella sfera sessuale, c’è anche il cliché che attribuisce agli adulteri piedi grandi. Su questo ha condotto un sondaggio Illicit Encounters, il più grande sito di incontri britannico. Il risultato? Sono più fedeli gli uomini che calzano tra il 40 e il 43; tre volte più propensi a tradire quelli che indossano dal 44 in su.
A.B.
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