M5S, Casaleggio: limite 2 mandati intoccabile

Nessuna retromarcia, stando alle dichiarazioni, sul limite dei due mandati elettivi, la regola voluta da Casaleggio padre per impedire ai pentastellati di ricoprire incarichi ad oltranza in qualsiasi amministrazione, da quelle locali al Parlamento.

Al momento, quindi, con l’intervento su Le Monde dell’erede del guru, fondatore insieme a Beppe Grillo del MoVimento che da un anno governa insieme alla Lega, è scongiurata una qualsiasi proposta di modifica delle regole interne che compongono il Codice etico del M5S .

Ma possiamo davvero considerare definitiva questa affermazione, comunicata al quotidiano d’Oltralpe, dal momento che al vice presidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio viene quotidianamente richiesto di vaticinare il futuro del governo, subito dopo il voto del 26 maggio? Perché considerati i dissapori tra le due forze politiche al governo,  Lega e Cinque Stelle, potrebbe essere anche verosimile l’ipotesi di un divorzio tra i due partiti. Nell’eventualità di una corsa a nuove elezioni, potrebbe valere per i Cinque Stelle la regola del ‘no’ al terzo mandato?

Di Maio è ormai un esperto a raggirare la domanda su una eventuale revisione del regolamento dei due mandati elettorali con accorate rassicurazioni circa la tenuta del governo attuale fino a fine legislatura: “Tiene, tiene….andrà avanti per altri quattro anni”, dice.

Di diverso avviso invece il numero due del Carroccio Giancarlo Giorgetti, che alla stampa estera ha oggi dichiarato: “Dopo le europee si può continuare ad andare avanti, se si torna a lavorare e si ritrova l’affiatamento..Non accuso nessuno, tantomeno il premier Conte, ma così non si può andare avanti…”.

A.B.