“Il buon senso di padre di famiglia con il quale abbiamo lavorato a questa manovra continuerà in Parlamento dove accetteremo emendamenti, ma non di parte, e buoni consigli dai nostri e dall’opposizione, purché vadano in direzione dello sviluppo nel rigore del bilancio, in modo che i mercati non possano aggredirci”, a dirlo è il premier Silvio Berlusconi aprendo il Consiglio nazionale del Pdl e confermando “alla fine sulla manovra metteremo la fiducia”.
Con un impatto che sarà di 1,5 miliardi sul 2011, 5,5 nel 2012 e 20 miliardi sui due anni successivi è stata varata la prossima manovra. Questo anche perche’ – spiega in conferenza Tremonti – nessuno pensava di raggiungere il pareggio quest’anno, ma in ogni caso su 2011 e 2012 gli obiettivi di bilancio sono gia’ ”centrati”. E via libera anche alla delega fiscale che si conferma ‘light’ con alcune indicazioni di massima e l’impegno – dice Tremonti – di arrivare alle tre aliquote (20, 30 e 40%). E sulla manovra che ora arriva in parlamento – anticipa il premier, Silvio Berlusconi – ”alla fine ci sarà la fiducia”. Anche perché sono attesi ”moltissimi emendamenti”. Intanto comunque la manovra passa il 25 luglio in aula alla Camera. Per quanto riguarda le misure si sono confermate piu’ o meno quelle emerse alla vigilia con un piccolo giallo sulla tassa sui Suv, prima smentita dal Tg4 dal sottosegretario all’Economia, Luigi Casero, poi riproposta, ma come tassa sulle auto piu’ potenti, dallo stesso Berlusconi. Insomma un aggravio ci sara’ e notoriamente i Suv sono tra le auto piu’ potenti (oltre i 225 kw). E tra le novità dell’ultima ora arriva anche la liberalizzazione degli orari dei negozi. Norma anche questa che fa gia’ molto discutere. Cosi’ tra nuove ‘piccole’ tasse, liberalizzazioni (professioni, orari), tagli a Regioni , province e comuni (gia’ sul piede di guerra), accorpamenti di enti (l’Ice) e ‘auto-tagli’ (non e’ ancora noto che fine ha fatto il taglio allo stipendio dei ministri), interventi sulla sanita’ (l’arrivo dei ticket dal 2012), l’arrivo graduale delle pensioni rosa dopo 65 anni e la stretta sugli stipendi pubblici e sulle visite mediche di controllo per gli impiegati statali, il governo ‘mette in salvo’ i conti puntando ad una correzione piu’ centrata sul 2013-2014. E l’opposizione su questo attacca frontalmente. Secondo Pier Luigi Bersani ad esempio, si tratta di una ”bomba ad orologeria” innescata da ”impreparati”. Sembra rispondergli Tremonti dalla conferenza stampa: ”chiunque si trovera’ qui nel 2013-14 dovra’ fare questo (intendendo il percorso tracciato di rientro dei conti) e non ha alternative. Noi pensiamo che in questi tre anni via sia stata presa la via giusta e si debba proseguire su questa strada, solo chi non sa dove andare pensa che tutte le strade portino alla meta, noi abbiamo chiara la meta”. Insomma il più è fatto: ora si tratta di vedere come sarà il passaggio parlamentare sul quale Berlusconi pone già una condizione: ci saranno moltissimi emendamenti e quindi ci vorrà la fiducia. Il tutto mentre il ministro Tremonti offre la sua visione ‘morale’ sulla correzione dei conti: ”il pareggio di bilancio non è un obiettivo di ragioneria ma un obiettivo politico ed etico del Paese. Un bilancio in pareggio si riflette nelle scelte di responsabilità tra cittadini e le generazioni, un Paese in deficit è in deficit di cifra morale”.
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