Le polemiche intorno alla riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES, o ESM in inglese), che hanno monopolizzato in queste ultime settimane il dibattito politico, non hanno appassionato gli italiani che ancora faticano a capire di cosa si tratti. Una cosa l-hanno certamente capita, che anche per questo argomento il governo ha tremato e il banco di palazzo Chigi ha rischiato di saltare definitivamente.
Oggi, finalmente, e’ arrivato dalla Ue l’assist che Giuseppe Conte aspettava da settimane. La dichiarazione finale dell-Eurosummit e’ stata modificata nella direzione richiesta dal presidente del Consiglio. Il punto 2 relativo alla riforma del Me se’stato cambiato, togliendo il passaggio che incaricava i ministri di ‘finalizzare il lavoro tecnico sul pacchetto di riforme dell’Esm’. La modifica che rende più esplicito il concetto che il negoziato sembra proseguire e non finire a gennai. Non cambia però la tabella di marcia che si è data l’Eurogruppo per l’approvazione, ovvero resta l’idea di avere un accordo finale entro i primi mesi del 2020.
“Ci sono alcune criticità” sul Mes, “certamente le ormai famose Cacs”. “Il presupposto è che l’Italia ha un debito sostenibile. Qui ragioniamo di un meccanismo che sia funzionale” al nostro Paese e perciò “ci sono tante altre questioni che vogliamo continuare a negoziare senza l’assillo di dover sottoscrivere alcunché. Anche questa volta non abbiamo dovuto sottoscrivere alcunché. Oggi ho ribadito la premura dell’Italia che ci sia una valutazione complessiva”, ha detto il premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa al termine dell’Eurosummit.
“Incoraggiamo l’Eurogruppo a proseguire il lavoro sul pacchetto di riforme del Mes, in attesa della procedure nazionali, e di continuare a lavorare su tutti gli elementi di un ulteriore rafforzamento dell’Unione bancaria, su base consensuale”: è quanto si legge nelle conclusioni dell’Eurosummit. “Incoraggiamo che sia portato avanti il lavoro su tutti questi temi su cui torneremo al più tardi entro giugno 2020”, aggiungono i leader.
Sul Mes sono stati fatti “importanti progressi” ma “dobbiamo continuare a lavorare a livello di ministri”, ha detto il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel al termine del vertice Ue senza indicare alcuna data per la conclusione del negoziato e la firma dell’accordo. “Dobbiamo fare progressi”, ha detto ancora Michel anche sull’Unione bancaria e il bilancio dell’Eurozona. “Non è facile ma dobbiamo lavorare per un buon accordo”.
Il premier Giuseppe Conte, nel suo intervento all’Eurosummit, aveva chiesto “una modifica del punto 2 delle conclusioni in modo da dare atto che c’è ancora da lavorare per la revisione del Mes”. La modifica chiesta da Conte era di inserire il passaggio: “Chiediamo all’Eurogruppo di continuare a lavorare al pacchetto di riforme del’ESM…”, modificando così la dichiarazione “Chiediamo all’Eurogruppo di finalizzare il lavoro tecnico riguardante il pacchetto di riforme…”.
Il premier, poi, interpellato a margine del Consiglio europeo su possibili nuove uscite dalla maggioranza, ha detto che “chi vuole lavorare, ha la possibilità di farlo con noi fino al 2023. Può capitare che qualche parlamentare si senta più trascurato: io dico a tutti i parlamentari, attenzione noi siamo solo all’inizio dell’opera, abbiamo un arco di tempo importante, abbiamo riforme da offrire al Paese. Chi vuole lavorare per migliorare il Paese lo fa adesso, qui con noi”. Prevede nuove uscite di parlamentari dalla maggioranza? “No, assolutamente no – dice il premier – chi vuole lavorare ha la possibilità di farlo con noi fino al 2023”.
Da Napoli, il leader della Lega, Matteo Salvini, ha detto che “di solito i parlamentari lasciano l’opposizione per andare in maggioranza. I due senatori campani hanno lasciato la maggioranza per andare all’opposizione perché non ne potevano più dei Bonafede, Conte e Di Maio”. “Lo hanno fatto senza che nessuno abbia promesso loro niente per il futuro”, ha aggiunto. A chi gli chiede se intenda querelare, Salvini ha risposto: “Se qualcuno andrà avanti a parlare di soldi, di mercato delle vacche, di un tanto al chilo sarò a costretto a farlo”.
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