I soldi della cassa integrazione non sono sufficienti. Il ministro del lavoro Elsa Fornero promette di impegnarsi al massimo per trovare le risorse necessarie, ma ammette: ”se riuscissi a destinare al finanziamento della cassa integrazione un altro miliardo di euro potrei dirmi soddisfatta, anche se c’è il rischio che possa non essere ancora sufficiente”.
In effetti, anche senza fare due conti, si capisce perfettamente che la somma è insufficiente.
Con il numero di disoccupati che è praticamente raddoppiato in 5 anni toccando quota 2milioni e 744 mila, il drammatico calo del potere di acquisto delle famiglie (- 4,8%, il dato peggiore dal 1990) e con 1 famiglia povera su 6 (dove la soglia di povertà è stata fissata la cifra di 8.500 euro all’anno), si potrebbe affermare con una buona dose di sicurezza che un miliardo di euro non basta.
Il ministro Fornero poi, sempre al Gr1 Rai, critica le forze politiche: “Mi auguro siano consapevoli della gravità di questa emergenza ma qualche volta l’impressione è negativa. Mi sembra che le forze presenti in parlamento siano ancora più concentrate su questioni che riguardano l’esistenza e l’evoluzione dei partiti piuttosto che non sui problemi del Paese”.
Parole incontestabili. Siamo d’accordo quindi che servono i fatti.
Per questo il ministro del lavoro spiega di avere “già iniziato a predisporre un piano. Ho incontrato le Regioni e le parti sociali che tornerò ad incontrare questa settimana. Noi cerchiamo di fare tutto quello che è possibile sul fronte di nuove risorse”.
Poi, il ministro tira in ballo il segretario della Cgil Susanna Camusso e controbatte alla risposta data dalla leader del sindacato sulla domanda di Maria Latella (durante una trasmissione domenicale su Sky di ieri) sul pericolo che mezzo milione di italiani possa rimanere senza cassa integrazione. Camusso aveva ammesso: “C’è questo rischio. Peraltro, i numeri di oggi non sono necessariamente i numeri veri perché sta moltiplicandosi la domanda di cassa integrazione in deroga. Purtroppo i primi mesi del 2013 hanno determinato un’ulteriore accelerazione della crisi e delle difficoltà. È quello che avevamo tentato di dire al Governo a dicembre: non prevedete una riduzione della spesa sulla Cig in deroga perché ne avremo bisogno. In qualche Regione siamo già arrivati all’esaurimento dei fondi e non è neanche detto che, in alcune regioni, si arrivi a giugno”.
Il ministro del lavoro Fornero, piccata, risponde: “Io non so se i tempi che abbiamo a disposizione prima dell’esaurirsi delle risorse per la cassa integrazione siano ancora più stretti di quelli da me richiamati nei giorni scorsi, tra l’altro sulla base di dati ancora non definitivi forniti dalle Regioni: quello che so è che sono pienamente consapevole del problema e che noi, anche se siamo un governo in carica solo per l’ordinaria amministrazione, non rimarremo di certo con le mani in mano. Io posso promettere questo, e lo farò: finché sarò al ministero mi impegnerò al massimo per trovare almeno parte delle risorse necessarie”.
Ma dopo tutte queste parole, ci saranno anche i fatti?
C.D.
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista con 17 anni di esperienza sia come giornalista che come consulente in comunicazione. Ha scritto di politica ed economia, sia nazionale che locale per diversi giornali napoletani. Da ultimo da direttore responsabile, ha fatto nascere una nuova televcisione locale in Calabria. Come esperto, ha seguito la comunicazione di aziende, consorzi, enti no profit e politici. Da sempre accanito utilizzatore di computer, da anni si interessa di internet e da tempo ne ha intuito le immense potenzialità proprio per l'editoria e l'informazione.
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